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 ITALIA - ITALIA - Million Marijuana March. Centomila persone a Roma
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5 maggio 2013 20:17
 
Circa centomila persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato a Roma alla Million Marijuana March, la grande manifestazione antiproibizionista che chiede la liberalizzazione della cannabis. 'Questa manifestazione - ha spiegato Mefisto, portavoce dell'organizzazione - aderisce ai tre punti del movimento internazionale: stop alla perseguibilita' per i consumatori, diritto all'uso terapeutico e diritto a coltivare la marijuana. Vogliamo restituire questa pianta al genere umano, liberarla dal profitto, renderla un bene pubblico come l'acqua. Il proibizionismo - ha aggiunto - e' una tassa sul consumo che governi conniventi pagano alle narcomafie''. Secondo Mefisto il volume di denaro esentasse prodotto dalla marijuana e' pari a circa 500 miliardi di euro nel mondo. ''A gennaio-febbraio scorso - ha ricordato - la terza corte d'appello penale di Roma ha rimandato alla Consulta la legge Fini-Giovanardi per sospetta incostituzionalita'. Per questo vogliamo organizzare in futuro la piu' grande manifestazione antiproibizionista che si sia mai vista in questo Paese''. In piazza c'erano alcuni camion che hanno trasmesso musica a tutto volume.
''Anche quest'anno militanti e iscritti di Radicali italiani hanno partecipato alla Million Marijuana March con cui in tutto il mondo si chiede la fine del proibizionismo sulle droghe, un crimine che produce enormi costi sociali, economici e sanitari. La legge Fini-Giovanardi significa 28 mila persone detenute per averla violata e un mercato illegale che garantisce alle mafie italiane un giro d'affari annuo valutato in almeno 30 miliardi di euro, coinvolgendo 400 mila piccoli spacciatori e 4,3 milioni di consumatori, con oltre 800 mila persone coinvolte in procedimenti amministrativi per possesso di droga''. Lo dice il segretario dei radicali italiani Mario Staderini. ''Di tutto questo pero' - aggiunge - e' vietato discuterne da anni, con la complicita' di partiti e istituzioni. Come nel 1993, quando gli italiani si espressero a favore del referendum radicale, occorre la forza delle iniziative popolari per inserire nell'agenda politica un cambio di rotta. Agli organizzatori della Marijuana March, a chi lotta nei tribunali, a chi sta raccogliendo proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma delle leggi proibizioniste, propongo di incontrarci nei prossimi giorni per promuovere insieme il referendum che abbiamo depositato il 10 aprile in Cassazione e che elimina la reclusione per i fatti di lieve entita'''.
 
 
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