L'ex-presidente del Capo-Verde, Pedro Pires, diventato uno de i responsabili di un'organizzazione regionale di lotta contro la droga, ha fatto giovedi' scorso 11 aprile un appello a Dakar per la creazione di “Stati forti e credibili” in Africa, invitando alla cooperazione internazionale per lottare contro questo flusso mondiale. “Gli Stati africani devono essere forti, non autoritari, ma capaci di applicare le leggi contro la droga, Stati con un potere legittimo e credibile con istituzioni che funzionino”, ha dichiarato ai media Pires, vice-presidente della Commissione ovest-africana sulle droghe (WACD), organizzazione creata a gennaio dall'ex-segretario generale dell'ONU, Kofi Annan. “Occorre chiedere la collaborazione dei Paesi dell'America del sud da dove proviene la droga, e quella dei Paesi di destinazione, Europa e Usa. Il fenomeno e' mondiale. Non si puo' combattere in un solo Paese dove le istituzioni sono fragili. Noi proponiamo un approccio complessivo”, ha detto Pires, che ha diretto il Capo-Verde dal 1996 al 2006. Inoltre ha ricordato che “e' stato necessario un intervento della polizia americana” per arrestare la settimana scorsa il contrammiraglio José Américo Bubo Na Tchuto detto “Bubo”, ex.comandante della Marina della Guinea-Bissau, al largo di Capo-Verde, e poi inviarlo in Usa dove sara' processato. Bubo e' indicato dal 2010, dagli Usa, come un barone della droga, dirigente militare in un Paese diventato un punto di transito importante per il traffico mondiale della cocaina. “Questo dimostra la debolezza degli Stati africani”, perche' nello stesso modo “in Mali, per combattere gli Jihaidisti, si e' avuto bisogno dell'esercito francese” che sta intervenendo da piu' di tre mesi nel nord di questo Paese dove e' riuscito in parte a cacciare gli islamisti che l'avevano occupato l'anno scorso. In Senegal per una visita di tre giorni, Pires, a nome della la WACD si sta incontrando con “la societa' civile e le autorita' dell'Africa occidentale perche' sia data notevole importanza alla lotta contro il narcotraffico e per la protezione dei consumatori africani”.