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 ITALIA - ITALIA - Legge droga e Corte Costituzionale. Fabrizio Cinquini: primo passo...
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14 febbraio 2014 19:11
 
''La bocciatura della Fini-Giovanardi è un primo passo, quello successivo sarà legato a cosa succederà in America''. Lo ha detto Fabrizio Cinquini, il medico di Pietrasanta (Lu) condannato a sei anni per coltivazione di canapa e che da sempre si batte per l'uso terapeutico della cannabis e per la sua coltivazione a uso medico. Cinquini, sottoposto tuttora all'obbligo di dimora ma che ha ottenuto la possibilità di partecipare all'iniziativa, è intervenuto oggi in Consiglio regionale alla presentazione del libro 'Canapa medica - Viaggio nel pianeta del farmaco 'proibito'' di Fabrizio Dentini, organizzata dal consigliere regionale Pd Enzo Brogi, che è tra i promotori della legge toscana sull'utilizzo dei farmaci cannabinoidi. In America, ha spiegato Cinquini, anche ''la conservatrice Florida ha fatto richiesta per diventare il 20mo stato americano ad avere la licenza per la cannabis terapeutica e quella voluttuaria''. Per il medico ''quando tutta la costa est americana avrà fatto richiesta della licenza, ovvero più della metà degli stati, anche il parlamento italiano e quelli europei faranno una volata'' per adeguarsi.
A proposito della legge toscana sull'uso dei farmaci cannabinoidi, Cinquini ha sottolineato che la bozza del regolamento di attuazione della norma ''apre una finestra troppo stretta, le indicazioni sono troppo limitate. Si prevede la fornitura solo per i malati di cancro che non rispondono a terapie antidolorifiche con oppiodi e per i malati di sclerosi multipla''. Secondo Cinquini nella normativa toscana ''si lasciano fuori tutte le epilessie, i cancri cerebrali giovanili, i glaucomi o l'epatite C''. Inoltre, ha detto ancora, ''si crea una situazione per cui conviene di più autocoltivarsi la canapa, con il rischio di finire in prigione, piuttosto che spendere cifre come quelle che si chiede nelle Asl'' toscane. La richiesta delle Asl infatti, ha spiegato, ''è di circa 16-30 euro al grammo, giustificando il prezzo per le spese di sdoganamento, quando sul mercato nero la qualità migliore è di 10 euro al grammo''. Per il consigliere regionale Pd Enzo Brogi, tra i promotori della legge toscana, ''questa ha avuto il grandissimo merito di legittimare un dibattito che ha permesso di capire che si parla di medicina e salute. Ed ha avuto lo spirito di accelerare l'approvvigionamento del farmaco e di informare medici e pazienti''. Il decreto di attuazione predisposto dalla Giunta, ha concluso, ''non ha lo stesso spirito della legge e quindi è un po' debole''.
 
 
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