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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Pdl di Civati (Pd)
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30 gennaio 2014 14:30
 
"La coltivazione a fini di commercio, l'acquisto, la produzione e la vendita di cannabis indica e di prodotti da essa derivati sono soggetti ad autorizzazione". Il Pd deposita una proposta di legge per la legalizzazione delle droghe leggere. A farlo e' Giuseppe Civati, candidato alle scorse primarie e leader di una delle due minoranze interne. "In questi giorni di dibattito convulso l'attenzione pare concentrarsi su altro, ma la questione non e' affatto secondaria e noi andiamo avanti", spiega Civati. Il segretario del partito Matteo Renzi in piu' occasioni si e' detto contrario alla legalizzazione delle droghe leggere. La proposta demanda a un decreto del Presidente della repubblica il compito di disciplinare "i presupposti per il rilascio e per la revoca delle autorizzazioni, il loro numero e i controlli conseguenti, le caratteristiche dei prodotti destinati alla vendita al dettaglio, la tipologia degli esercizi autorizzati alla vendita e la loro distribuzione sul territorio, nonche' i locali pubblici in cui e' consentito il consumo delle sostanze. Il quantitativo massimo acquistabile in unica soluzione da un singolo soggetto e' di cinque grammi". La cannabis legalizzata non potra' essere venduta in ogni caso ai minori di 18 anni, che non potranno neppure consumarla in locali ad hoc. "Sulle confezioni destinate alla vendita al minuto- si legge nella proposta- deve essere specificato il livello di principio attivo (Thc) presente nella sostanza, la provenienza geografica della stessa e l'avvertimento che il fumo produce effetti negativi per la salute".
Il decreto del Presidente della Repubblica sara' adottato "previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le competenti Commissioni parlamentari e le regioni. Al decreto e' affidata la determinazione delle caratteristiche dei prodotti destinati alla vendita al dettaglio, della tipologia degli esercizi autorizzati alla vendita e della loro distribuzione sul territorio, nonche' dei locali pubblici in cui e' consentito il consumo delle sostanze". La proposta di legge muove dalla sostanziale inefficacia delle norme in vigore, fedeli a "un impianto di tipo repressivo, che nel tempo ha evidentemente mostrato i suoi limiti in termini di risultati ottenuti. Tutte le statistiche disponibili mostrano un tendenziale aumento dei consumi per quasi tutte le tipologie di sostanze stupefacenti, nonche' di ingenti risorse finanziarie impegnate nel tentativo di repressione, a cui si devono poi aggiungere i costi giudiziari e carcerari relativi". Di contro, i proponenti ritengono che "sia arrivato il momento di ripensare completamente le politiche sulle droghe nel nostro paese, sperimentando nuove forme di controllo e gestione del fenomeno invece che di repressione tout court. Queste nuove politiche devono ripartire innanzi tutto da un approccio non piu' ideologico, ma scientifico e pratico". Uno studio di 'The Lancet', del 2007, sulla pericolosita' individuale e sociale delle varie sostanze psicotrope, legali (alcol, tabacco e medicinali) e illegali (droghe leggere e pesanti) dimostra "che la cannabis indica risulta avere una pericolosita' sociale e individuale molto al di sotto di quella legata al consumo di droghe pesanti (eroina e cocaina) e soprattutto molto inferiore a quella legata al consumo sia del tabacco che dell'alcol".
 
 
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