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 AMERICHE - AMERICHE - Legalizzazione cannabis. Il confronto nel Mercosur in vista della sessione Onu del 2016
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16 maggio 2015 11:14
 
Il Mercosur (il mercato comune dell'America meridionale) da' valore all'esistenza di “tutti gli approcci, inclusi quelli nuovi, che abbiano fondamenta in evidenze scientifiche” che possano contribuire “alle sfide che si sono manifestate negli ultimi anni” rispetto alle politiche antidroga. Cosi' un testo della Junta Nacional de Drogas dell'Uruguay di cui e' venuto in possesso l'agenzia stampa Efe. Il documento elenca i punti di convergenza tra gli Stati membri in preparazione della sessione speciale dell'Assemblea generale dell'ONU sul problema mondiale delle droghe che si terra' ad aprile dell'anno prossimo (UNGASS 2016), punti che sono stati decisi in una specifica riunione che e' terminata ieri a Brasilia. “E' una notizia molto importante. Questa dichiarazione del Mercosur, che abbiamo deciso insieme in Brasile, e' stata firmata da tutti gli Stati membri e associati, ed e' un avvallo diretto ai nuovi approcci e alla flessibilita' delle realta' nazionali”, ha detto Milton Romani, segretario generale della Junta Nacional de Drogas (JND) dell'Uruguay.
Oltre a Brasile e Uruguay, il gruppo regionale e' composto da Argentina, Paraguay e Venezuela. A dicembre del 2013, il Governo uruguayano ha lanciato ed approvato la legge che regola la produzione e il mercato di compravendita di marijuana con l'intento di combattere il narcotraffico, e diventando un pioniere in merito. In accordo con la dichiarazione del Mercosur. il quadro giuridico della Convenzione ONU sulle droghe “e' sufficientemente ampio e flessibile, si' da “consentire di prendere in considerazione le diverse esperienze nazionali”. Per Romani, il testo fa chiarezza sulla polemica della Junta Internacional de Fiscalizacion de Estupefacientes (JIFE), che nel suo ultimo documento rilevava “la preoccupazione diffusa” per gli “effetti negativi che la legislazione di fiscalizzazione della cannabis dell'Uruguay potrebbe avere nel funzionamento del sistema internazionale di fiscalizzazione delle droghe”.
In questo ambito, il Mercosur considera che non ci sia “risposta unica per la sfida” e che “l'approccio al problema mondiale delle droghe richiede metodi compatibili con le distinte realta' e priorita' nazionali e regionali”, Il titolare della JND fa notare che questa affermazione dimostra “un'accettazione della diversita' e un rispetto per le decisioni sovrane dell'Uruguay”. “Mi sembra una dichiarazione molto avanzata, tra le migliori che ci sono state nella regione. Credo che questo sara' la base per la pronuncia dell'Unasur (Unione della nazioni Sudamericane) in materia, un'eccellente base per trovare un accordo in seno a questo organismo”, ha detto Romani. Il documento pone l'enfasi sul rispetto dei diritti umani” come base del confronto sul problema mondiale delle droghe, e conclude con la “ferma condanna dell'applicazione della pena di morte per i reati correlati” agli stupefacenti, facendo riferimento alla fucilazione di otto persone in Indonesia avvenuta due settimane fa, e in cui e' rimasto vittima anche un brasiliano.
 
 
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