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 USA - USA - Legalizzazione cannabis. Al centro del dibattito dell'Associazione Nazionale dei Governatori
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24 febbraio 2014 17:51
 
L'iniziativa della Casa Bianca per alzare il salario minimo e il dibattito che si e' sviluppato sulla legalizzazione della marijuana in due Stati dell'Unione, sono stati al centro della riunione invernale, questo fine settimana, dei governatori del Paese, che si e' tenuta fino ad oggi lunedi' 24 febbraio a Washington.
Mentre sul salario minimo c'e' una divisione tra repubblicani e democratici, per la marijuana la conclusione e' chiara: e' improbabile che altri Stati seguano l'esempio di Colorado e Washington, dove la droga ad uso ricreativo e' legale.
Alla riunione dell'Associazione nazionale dei governatori (NGA) il presidente Barack Obama ha assicurato che se gli Stati coopereranno col Governo federale, questo sara' “un anno pieno di progressi per il popolo americano”. “Per far fede a questo presupposto occorreranno azioni congiunte, che e' quello che interessa ai cittadini: impiego e opportunita'. E se abbiamo un Congresso che in alcune situazioni sembra avere difficolta' per legiferare, vi chiedo di assicurarmi la vostra volonta' di cooperare per poter aiutare piu' statunitensi”.
Riguardo alla legalizzazione di produzione, vendita e consumo di marijuana, il governatore del Texas, il repubblicano Rick Perry, ha risposto con un secco “no” alla domanda se intendeva legalizzare la marijuana; Mike Pence, governatore repubblicano dell'Indiana, invece, ha detto che si sta opponendo a questa possibilita' da diverso tempo e che continuera' a farlo.
Si sono invece mostrati aperti Dan Malloy, governatore democratico del Connecticut, e Jay Nixon, governatore democratico del Missouri, che considerano piu' praticabile il fatto che molti Stati depenalizzino la marijuana a fini terapeutici, come e' gia' accaduto in venti di essi. “Credo che il nostro congresso (statale) potra' prendere in considerazione questa opzione dell'uso medico, ma andare oltre questo sarebbe come camminare su un ponte che nessuno ha costruito”, ha detto Nixon.
Malloy ha detto che il suo Stato ha dato “il massimo di cio' che le leggi consentono” nel dibattito sulla marijuana, poiche' ha legalizzato l'uso medico ed ha depenalizzato il possesso di piccole quantita'. Secondo lui i legislatori statali, come coloro che vorrebbero legalizzare la marijuana in Maryland, non dovrebbero “essere favorevoli a questa opzione in virtu' del denaro”, e quindi decidere in virtu' delle imposte che sarebbero dovute per la vendita legale della sostanza.

Il governatore del Colorado, in un suo intervento, ha esortato i suoi colleghi a non seguire l'esempio ed essere molto cauti su questo terreno. "Io vi esorto alla cautela", ha detto John Hickenlooper, democratico che si era schierato contro il referendum con cui, lo scorso anno, la maggioranza dei cittadini ha legalizzato la marijuana approvando una legge entrata in vigore il primo gennaio. La marijuana "non rende la gente piu' intelligente, non rende la gente piu' sana" ha detto ancora il governatore aggiungendo che i governi statali "non possono sapere quali siano le conseguenze non previste" della sua legalizzazione. "Non credo che i governatori debbano essere nella posizione di promuovere cose che non sono intrinsicamente buone per la popolazione", ha affermato ancora Hickenlooper ricordando che il suo Stato ha varato un sistema molto rigido nella regolamentazione della produzione, vendita e consumo dell'erba legalizzata. Il governatore e' stato onesto con i suoi colleghi arrivando ad affermare di "odiare" il fatto che il suo Stato sia diventato il laboratorio nazionale, se non internazionale, di un "esperimento". Allo stesso tempo, pero', ha ammesso che il modo in cui e' stata condotta finora la guerra alla droga e' stato un "disastro".
Insomma quella di Hickenlooper e' stata una dura autocritica e presa di distanza dalla legge che e' tenuto a rispettare, e far rispettare, anche se negli ultimi due mesi le entrate delle Stato hanno avuto un boom grazie alle vendite record della marijuana. Nella sola prima settimana, i "pot shop" hanno incassato oltre 5 miloni di dollari, dei quali circa 1,2 milioni sono finiti nelle casse dello stato. Cifre che hanno fatto aumentare le stime fatte degli introiti fiscali delle vendite dalla marijuana, dai 400 milioni previsti a circa 610 milioni di dollari all'anno. Una vera manna dal cielo in questo momento in cui tutti gli Stati americani combattono con conti in rosso e la diminuzione degli stanziamenti federali. Ma parlando ai colleghi Hickenlooper, che presto si trovera' in cassa i primi 40 milioni per poter mettere mano alla devastata edilizia scolastica, li ha esortati a non ascoltare le sirene dell'aumentato gettito fiscale, "una ragione sbagliata per pensare di legalizzare la marijuana". Tanto che il governatore vorrebbe usare 100 milioni di entrate della marijuana per una mega campagna pubblicitaria per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi dell'abuso della droga.

 
 
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