Aumentano le richieste di aiuto ai Sert da parte di tossicodipendenti nel Veneto. E' quanto emerge dai dati diffusi dal Ministero del lavoro con l'annuale relazione sulle tossicodipendenze che fissa nella regione a 20.772 le persone che si sono rivolte ai centri sanitari specializzati. Del totale, 13.123 soggetti, sono definiti tossicodipendenti mentre sono 1.971 quelli che hanno seguito dei programmi medi o lunghi di riabilitazione.
Preoccupanti i dati relativi allo stato di diffusione della tossicodipendenza tra i carcerati: la relazione indica in 689 i detenuti con problemi di droga, pari al 28,4% della popolazione carceraria che vive in istituti di prevenzione e pena nel Veneto.
Ai Sert si rivolge una popolazione prevalentemente maschile tra i 25 e i 34 anni di eta', secondo il rapporto, che indica il numero assoluto di questa categoria in 6.037 unita'. I trattamenti del Sert sono stati di tipo riabilitativo per il 52,1% dei casi in esame, mentre il 47,9% si e' rivolto agli specialisti per ricevere aiuto di tipo farmacologico.
Tra gli altri dati pubblicati dalla rilevazione ministeriale, e' significativo che nelle comunita' terapeutiche del Veneto siano stati trattati, nel 2001, 2.513 casi di tossicodipendenza, con una permanenza inferiore ai sei mesi per il 59,9% dei casi, con persone provenienti anche da fuori regione.
Il Veneto, tra fondi specifici stanziati con leggi tra il 2000 e il 2001, ha potuto contare su circa 25 miliardi di lire di cui poco piu' di 11 mld nel 2000 e poco meno di 14 nel 2001. Il Veneto, per il 2002, secondo la relazione ministeriale, si e' dato come obiettivi, tra gli altri, l'estensione dei programmi di formazione per il personale dei Sert e delle comunita', l'attivazione di un osservatorio regionale sulle dipendenze da sostanze psicotrope, il proseguimento del percorso di riorganizzazione e qualificazione della rete dei servizi pubblici e privati per la prevenzione, cura e riabilitazione dalla dipendenza da droga.