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Italia. Turco: prescrizione metadone in dosi da 30 giorni, lo prevede la legge
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4 ottobre 2007 15:22
 
Oggi viene distribuito giornalmente dai Sert, ma, in futuro, il metadone potrebbe essere consegnato ai tossicodipendenti da eroina in dosi che coprono fino ad un mese.
Lo prevederebbe, secondo un'esclusiva de "Il Quotidiano Nazionale", il decreto che il ministro della Salute Livia Turco dovrebbe presentare oggi alla Conferenza Stato-Regioni. Gli eroinomani, dunque, potrebbero vedersi consegnare dosi da autogestire per un mese.
"E' consentita la consegna dei medicinali -si legge nel passaggio del decreto riportato dal Quotidiano Nazionale- da parte del servizio di cura, per una durata non superiore ai trenta giorni, direttamente ai pazienti".

TURCO:QUANTO SCRITTO OGGI È PURA DISINFORMAZIONE -
"Sono profondamente sconcertata dall'enfasi data ad una notizia che non e' una notizia. E ancora di piu' lo sono per l'evidente superficialita', che evidenzia una palese ignoranza delle norme in vigore, di quanti hanno commentato la mia presunta volonta' di elargire 'metadone a go-go' come titolava, imprudentemente, stamattina un quotidiano". Cosi' il ministro della Salute Livia Turco commenta le notizie di stampa e i successivi commenti apparsi oggi in merito a un suo decreto sui medicinali per il trattamento delle tossicodipendenze.
Il ministro ci tiene a precisare che "la realta' e' ben diversa e- specifica Turco- l'onorevole Giovanardi ne dovrebbe essere consapevole avendo lui stesso firmato le modifiche alla legge sulla droga (con la Fini-Giovanardi, ndr) che hanno portato da otto a trenta giorni la durata massima della terapia oggetto di una singola prescrizione di farmaci contenenti sostanze stupefacenti, compresi quelli utili al trattamento delle tossicodipendenze, tra i quali per l'appunto il metadone". Con il decreto, all'esame della Stato-Regioni, chiarisce il ministro, "abbiamo semplicemente dato attuazione a quella legge prevedendo le modalita' attraverso le quali i Sert possono erogare tali trattamenti, sempre secondo il piano terapeutico stabilito dal medico e per un massimo di trenta giorni come, lo ribadisco, previsto dalla legge Fini-Giovanardi all'articolo 43". A tale proposito, Turco spiega anche che e' bene sottolineare che "gia' oggi la legge consente al tossicodipendente di ritirare in farmacia il metadone per terapia fino ad un massimo di trenta giorni".
"Se di scandalo dobbiamo parlare- prosegue il ministro- e' per quest'ennesima strumentalizzazione politica della lotta alle tossicodipendenze, basata tra l'altro su una grave disinformazione all'opinione pubblica".
Il ministro interviene anche "sull'altra finta 'notizia scandalo' sulla presunta liberta' di movimento in Italia dei tossicodipendenti in cura con metadone. "Anche in questo caso- spiega- e' sempre la legge Fini-Giovanardi a stabilire che il tossicodipendente possa circolare con un quantitativo di metadone per un massimo di trenta giorni di terapia, purche' in possesso del piano terapeutico o della prescrizione medica.". Lo stesso dicasi per quel che concerne la possibilita' di portare all'estero la quantita' di medicinale legalmente posseduta, per la quale, chiude il ministro, "e' stato predisposto un ulteriore decreto per ottemperare agli accordi di Shengen e alle linee guida delle Nazioni Unite, che hanno invitato gli Stati a emanare norme per regolamentare il libero transito dei medicinali stupefacenti al seguito dei pazienti in trattamento (morfina, metadone, codeina, buprenorfina, benzodiazepine, barbiturici, etc) per tutte le patologie, tossicodipendenze incluse".

"Spero che, contrariamente a quanto strillato dall'ala oscurantista della Casa delle liberta', o a quanto annunciato sulla canapa terapeutica o le narcosale, la ministro Turco confermi finalmente e con chiarezza quanto anticipato dal Quotidiano Nazionale. Occorre rompere il tabu' del metadone che non e' una droga di stato ma una medicina considerata fondamentale per la cura della tossicomania anche dall'Organizzazione mondiale della sanita'". Lo dichiara Marco Perduca, vice presidente del Senato del Partito radicale nonviolento, secondo cui "perche' la misura si possa tradurre in un effettivo allargamento della liberta' di cura di chi fa un uso problematico di stupefacenti, occorre affiancarla con una vasta campagna di informazione sul fenomeno delle tossicomanie, per responsabilizzare il malato. Non e' possibile- aggiunge Perduca- che nel 2007 si continui a considerare cio' che circonda gli stupefacenti come una mera questione di ordine pubblico come gridano i vari reazionari forzisti o dell'Udc". Per l'esponente radicale, infine, "i tempi, e gli italiani, sono piu' che maturi per attuare la parte del programma dell'Unione che voleva riformare radicalmente la legge Fini-Giovanardi.

"Lo Stato non puo' diventare spacciatore di metadone. No alla droga di Stato. Dopo la depenalizzazione dell'hashish e le stanze del buco, ora la Turco si inventa addirittura la fornitura mensile del metadone per i drogati".
Questa la reazione di Isabella Bertolini, vicePresidente dei deputati di Forza Italia alle indiscrezioni de "Il quotidiano nazionale". Se saranno confermate, dice Bertolini, "siamo di fronte ad un'altra scelta scellerata di un ministro e di un governo sempre piu' schiavo dei ricatti dei comunisti antiproibizionisti. Ancora una volta il governo Prodi, pur di rimanere a galla, paga una cambiale salatissima alla sinistra radicale, provocando un danno enorme per la nostra societa'".

'Siamo fiduciosi che il Ministro Turco smentisca la davvero incredibile notizia anticipata questa mattina dal Quotidiano Nazionale relativa ad un'altra estemporanea iniziativa del Governo, un decreto con il quale i Sert fornirebbero ai tossici una scorta di metadone per un mese, liberamente gestibile dagli interessati'.
Lo afferma in una nota l'onorevole dell'Udc Carlo Giovanardi, riferendosi a quanto riportato dal quotidiano nel quale si annuncia l'imminente presentazione alla Conferenza Stato-Regioni di un decreto sulla somministrazione di questo farmaco ai tossicodipendenti.
'Se e' vero si tratta di una follia che scardinerebbe anche la teoria della riduzione del danno per diffonderlo e moltiplicarlo in modo irresponsabile'.

Un'interrogazione al Presidente del Consiglio è stata presentata da Maurizio Gasparri, coordinatore dell'Intergruppo parlamentare Libertà dalla droga e membro dell'esecutivo di An, per sapere se risponda al vero quanto riportato oggi dal Quotidiano Nazionale. "Il ministro - dice infatti Gasparri - avrebbe manifestato l'intenzione di fornire ai pazienti tossicodipendenti in cura presso i Sert una quantità 'autogestibile' di metadone. Mi auguro francamente che questa notizia non trovi alcun riscontro e sia prontamente smentita. In caso contrario - prosegue - si tratterebbe dell'ennesima follia di un ministro che dopo aver provato a liberalizzare la droga, dato il placet alle cosiddette narcosale dove spacciare droga di Stato, adesso vorrebbe fornire scorte intere di metadone dando così il via allo spaccio dello stesso. Piuttosto che aiutare, non si sa più come far morire chi è entrato nel disperato tunnel della tossicodipendenza. Ora anche il metadone spacciato dallo Stato, il cui uso selvaggio è pericolosissimo e causa più morti dell'eroina. La Turco spacciatrice di metadone - conclude Gasparri - è l'ultima triste icona di un governo in agonia".

Nessuna novita': la legge Fini-Giovanardi gia' prevede la possibilita', per i medici dei Sert, di prescrivere dosi di metadone sufficienti fino a un massimo di 30 giorni ai pazienti in cura da dipendenza da eroina: la precisazione e' di Alfio Lucchini, presidente nazionale di Federserd, la federazione dei servizi pubblici per le dipendenze in merito al decreto che il ministero della Salute starebbe preparando.
Interpellato dall'ANSA, Lucchini spiega di essere a conoscenza di un'iniziativa del Ministero per 'dare una sistematizzazione' alla normativa gia' esistente su questo punto delicato. 'Al Ministero ci sono state consultazioni delle societa' scientifiche - afferma - per delle valutazioni su un decreto in itinere, che ha lo scopo di chiarire e rendere omogenea su tutto il territorio nazionale l'attuale normativa, che era stata variamente interpretata'.
'Per cio' che ne so - prosegue Lucchini - le linee del decreto prevedono un piano terapeutico per i pazienti tossicodipendenti da eroina, alla cui attuazione possono anche concorrere i medici di medicina generale'. L'insieme del provvedimento, aggiunge, 'tende a rafforzare le capacita' dei soggetti in cura di inserirsi in una vita lavorativa e sociale sempre piu' 'normale''.
Pericoli che possono derivare dall'affidamento ai pazienti stessi - o a un parente da loro delegato, come prevede la legge - di una grande quantita' di metadone come puo' essere quella sufficiente per un mese? 'Non ne vedo - risponde Lucchini - perche' il medico e l'equipe hanno tutti gli strumenti scientifici e di valutazione socio-ambientale per valutare, caso per caso, se ci sono le condizioni per un affido del farmaco per tempi prolungati'.
'Chi non sa nulla e parla di queste cose - ammonisce il presidente di Federserd - guardi a quanti sono i pazienti che ricevono il metadone per un intero mese. La maggior parte ce l'ha per un periodo limitato'. (

"I mercanti di morte di questo governo non si arrendono". Cosi' Gabriella Carlucci, parlamentare di Forza Italia.
"Il decreto della Turco sul metadone esiste- spiega Carlucci- ed e' stato addirittura portato in discussione al tavolo delle regioni". Nessuno, secondo la ex show girl "sembra rendersi conto delle gravi conseguenze che un simile provvedimento di aumento delle dosi di metadone potrebbe comportare. 30 giorni di metadone sono una dose che puo' uccidere si' una persona, ma anche piu' individui". Segnalazioni poi si sono avute, spiega Carlucci "su casi di intossicazione di bambini da metadone, perche' i tossicodipendenti non hanno una grande cura nella custodia di questi farmaci, ma ancora di piu', il decreto va ad incentivare la vendita al mercato nero". Di fronte a tutto questo, conclude la deputata azzurra "lancio un appello alla maggioranza affinche' si esprima su questi pericoli. Solo il loro aiuto ed il buonsenso delle linee guida regionali- conclude Carlucci- impediranno questo massacro".

'Con la nostra legge abbiamo facilitato, in un contesto di sicurezza generale, l'impiego di farmaci antidolorifici nell'ambito delle cure palliative, prevedendone la prescrizione attraverso l'utilizzo di un particolare ricettario che consente al paziente di dimostrare la legittima detenzione e la destinazione dei farmaci stessi'. Lo ricorda l'ex ministro Giovanardi, che poco prima aveva invece criticato il ministro Turco per aver implementato una delle previsioni della sua legge.
'E' stata questa una risposta - aggiunge - alle giuste polemiche di chi lamentava che ad esempio i malati di tumore dovessero ripetutamente ricorrere a nuove ricette per ottenere l'antidolorifico. Nella stessa legge al 5ø comma dell'Art. 43 e' stato stabilito che la prescrizione di tali farmaci, compreso il metadone, avvenga con la medesima ricetta speciale ma nel rigoroso rispetto di un 'piano terapeutico personalizzato' predisposto da una struttura pubblica SERT o da una comunita' di recupero a cio' abilitata e che tenga conto di tutti i fattori tesi a definire la quantita' di medicinale da assumere in relazione al profilo del tossico dipendente'.
'Fa piacere conclude l'esponente dell'Udc che il Ministro Turco riconosca l'equilibrio della Legge Fini-Giovanardi, cosi' spesso acriticamente demonizzata, e nel contempo consideri egualmente folle ogni interpretazione di libera consegna ai tossicodipendenti di un mese di dosi di metadone sulla base di una loro semplice richiesta'.

Rita Bernardini (segretario Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) hanno dichiarato:
Ci saremmo volentieri risparmiati le ennesime polemiche su metadone=droga di Stato, in un' Italia dove oltre la metà degli utenti dei servizi tossicodipendenze (parliamo di circa 70.000 cittadini) assume ogni giorno quella dose di metadone che gli consente di potere vivere normalmente, lontani da siringhe e spacciatori.
Il ministro Giovanardi ha preso una cantonata pazzesca: la legge Fini-Giovanardi (art. 43, comma 2, del DPR 309/90) prevede già la possibilità di prescrivere il metadone per un massimo di 30 giorni; se vuole, Giovanardi può rimproverare se stesso, non altri.
E ricordiamo allo smemorato Giovanardi che fu il primo governo Berlusconi, con il ministro della Sanità Raffaele Costa, a dare finalmente il riconoscimento scientifico che meritava al metadone con la "circolare Costa" del 30 settembre 1994, n. 20 (Linee-guida per il trattamento della dipendenza da oppiacei con farmaci sostitutivi).
 
 
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