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Italia. I successi dei Ros nel mondo della cocaina
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11 ottobre 2005 20:50
 
"La cocaina e' da anni la droga piu' diffusa e commercializzata non solo in Italia, ma in tutta Europa. Lo smercio e' purtroppo capillare, ma il fenomeno e' transnazionale. E per contrastarlo serve uno sforzo congiunto delle forze di polizia dei vari Paesi. Come sta avvenendo". Lo ha detto il generale Giampaolo Ganzer, comandante del Ros dei carabinieri, commentando l'operazione 'Trabajo' che ha consentito di sgominare una rete di narcotrafficanti attiva tra Argentina, Spagna, Francia, Italia ed altre nazioni.
"Sulla cocaina -spiega Ganzer- ci sono investimenti ingentissimi della criminalita' organizzata, e della 'ndrangheta in particolare, che ricicla nelle attivita' piu' disparate il provento del traffico. Anche nel corso di questa operazione sono state individuate diverse societa' in Sudamerica specializzate nel riciclaggio del denaro sporco". Denaro che e' sempre abbondante nel narcotraffico: nel corso della stessa operazione Trabajo "avevamo gia' sequestrato un milione e 300mila euro in Italia e ora c'e' stato un ulteriore sequestro di oltre un milione di euro in Spagna".
I carabinieri del Ros, nel corso di questa ed altre operazioni, sono riusciti a ricostruire una mappa dettagliata delle rotte della cocaina, "che dai Paesi produttori -Colombia, Peru', Bolivia- viene poi trasferita nei Paesi (come il Venezuela, l'Argentina ed altri) da cui partono le tratte commerciali di copertura". La droga poi arriva in Europa, in diversi Paesi, e l'Italia e' una delle piazze principali.
Ma quali sono le regioni dove lo smercio e' maggiore? "Purtroppo il fenomeno e' oggi abbastanza capillare e sia la cocaina, sia l'ecstasy, sono droghe diffuse in tutti gli ambienti, a tutti i livelli sociali", risponde Ganzer intervistato dall'agenzia Ansa.
"Naturalmente la diffusione e' maggiore nelle aree piu' ricche del Paese e in particolari legati, per cosi' dire, al divertimento, allo svago. Una conferma arriva proprio da questa inchiesta, che ha evidenziato come la distribuzione fosse radicata in particolare in alcune regioni -Lombardia, Triveneto, Liguria, Piemonte- e soprattutto nel mondo dei locali notturni, della moda e, in senso lato, dello spettacolo. Non a caso tra le persone arrestate in passato ci sono state anche delle modelle. E' un sottobosco abbastanza ricorrente in queste indagini".
Tuttavia, "quello che bisogna tenere sempre ben presente e' che il circuito della cocaina e' e' un circuito assolutamente transnazionale. E' dunque fondamentale che le indagini vengano condotte in un ambito di collaborazione di polizia giudiziaria internazionale. E' quello che stiamo facendo ormai da tempo e anche stamani, ad esempio, siamo riusciti ad effettuare gli interventi in contemporanea".
 
 
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