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Italia. Roma. Overdosi a causa di eroina troppo pura
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2 gennaio 2008 18:59
 
Le autopsie eseguite a Roma su alcune delle vittime della cosidetta eroina-killer hanno confermato la presenza di un'eccessiva quantita' di eroina purissima e quindi del principio attivo della sostanza molto superiore alla media.
Le autopsie si sono svolte presso l'istituto di medicina legale dell'universita' La Sapienza.
Spettera' ora agli investitori verificare se i decessi per overdose di eroina, almeno tre sulle cinque vittime registrate nella capitale negli ultimi giorni, siano riconducibili ad una stessa partita di droga. Elemento su cui le autopsie svolte non hanno potuto portare chiarimenti. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, sono morti a Tivoli, a pochi chilometri da Roma, per la cosidetta eroina-killer, due trentenni e un uomo di 40 anni nella sua abitazione nella capitale. Tutti e tre sono stati stroncati da un'overdose di eroina, presumibilmente secondo i carabinieri una partita tagliata male e definita killer dagli investigatori, in circolazione a Roma e in provincia.
In seguito ai controlli rafforzati dai carabinieri del comando provinciale di Roma per prevenire la vendita di droga ed individuare i fornitori della partita di eroina killer, uno spacciatore che era agli arresti domiciliari e' tornato in carcere perche' nella sua abitazione i militari hanno trovato dosi di hascisc, cocaina ed eroina.

E' l'effetto festa che pesa sulle numerose morti per droga di questi ultimi giorni: 'e' un classico. E' capitato anche negli anni scorsi. Chi sta male in questo periodo di festa sta peggio'. A commentare i cinque decessi negli ultimi tre giorni a Roma e' il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, responsabile fra l'altro di Villa Maraini che solo nel giorno di Capodanno e' entrata in contatto con circa 300 tossicodipendenti.
Se questa situazione e' la conseguenza di una serie di 'concause', Barra denuncia in particolare l'allentamento del funzionamento dei servizi che 'vanno in vacanza'. Ma non solo.
A dimostrazione del fatto che gli interventi contro la droga non hanno interesse per i politici, Barra segnala che, ad esempio, a Roma, gli operatori del privato sociale 'non hanno preso lo stipendio a dicembre. Gli interventi non sono strutturali ma vivono solo per proroghe. I tossicodipendenti e chi si occupa di loro sono gli ultimi nell'agenda dei politici. Questo vale per ogni tipo di maggioranza, che sia di destra che di sinistra. E' una situazione ormai strutturale'.
Il presidente della Cri sottolinea che durante le feste chi e' dipendente dalle droghe vive un particolare stato di solitudine, i parenti se ne vanno, l'abituale spacciatore parte Questa assenza costringe il tossicodipendente a rivolgersi ad altri ed assumere magari droga di un tipo diverso da quella tollerata di consueto. Ma, soprattutto, 'si allenta la risposta terapeutica, gli operatori pubblici vanno in vacanza. I Sert fanno orari d'ufficio, aprono in funzione del personale che timbra il cartellino. L'unica struttura aperta a Roma e' Villa Maraini'.
'Chi parla di droga non si rende conto della realta'. I politici parlano demagogicamente ma poi sono incapaci di fare funzionare i servizi. Piu' che in altri periodi dell'anno, gli operatori del privato sociale e i tossicodipendenti durante le feste sono lasciati soli, e le morti sono un'espressione di queste politiche. E' davvero una situazione pazzesca'.

"L'ennesima strage di giovani deceduti per colpa degli stupefacenti dimostra quanto erano fondati i miei allarmi sul pericolo stupefacenti nella capitale e quanto fosse necessaria un'opera di informazione capillare da iniziare nelle scuole e nei luoghi frequentati dai piu' giovani, come discoteche e pub". E' quanto afferma Samuele Piccolo, membro della Commissione scuola e consigliere di An.
"Sono anni che mi batto per combattere la droga e sono anni che mi ritrovo isolato in un'opera di conoscenza e di prevenzione. Eppure gli allarmi erano chiari, nell'aria di Roma c'e' una quantita' preoccupante di cocaina, stupefacente non piu' per vip ma ormai droga di strada ed ora il ritorno sul mercato romano dell'eroina che sta mietendo numerose vittime".
"Viviamo un momento difficile ma invece di sensibilizzare l'opinione pubblica e i giovani sul rischio drammatico che comporta l'uso degli stupefacenti, si preferisce nascondere la testa sotto la sabbia e piangere lacrime di coccodrillo quando un ragazzo rimane vittima della droga."
"E con una Scuola, che invece di schierarsi in prima linea contro questo mostro che sta divorando giovani e non piu' giovani, preferisce rivolgere le sue forze e le sue attenzioni ai menu etnici e alle visite alle comunita' nomadi mentre il numero dei morti per overdose continua a crescere. Occorre cambiare rotta e mentalita' per contrastare la droga e soprattutto non lasciare soli i nostri giovani a combattere contro questo spietato nemico".

"Purtroppo in questi giorni dobbiamo segnalare un'escalation di morti da overdose, Perugia, San Benedetto del Tronto, Roma, 8 decessi avvenuti a distanza di pochi giorni che hanno coinvolto tossicodipendenti". A lanciare l'allarme e' Francesco Piobbichi, responsabile delle politiche sociali del Prc. "L'aumento esponenziale dell'offerta della sostanza proveniente dall'enorme produzione afgana e' un fattore di rischio che associato ad una legge che clandestinizza i consumatori, ed a servizi sempre piu' precari contribuisce ad elevare il rischio di mortalita' da overdose". Per l'esponente del Prc "Prodi deve mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, occorre al piu' presto intervenire in sede legislativa per dare al nostro paese una legge in grado di offrire risposte adeguate sul fenomeno delle dipendenze come nel resto d'Europa".

Dichiarazione di Giulio Manfredi (Giunta segreteria Radicali Italiani):
"Prendendo spunto dall'ennesima escalation di overdose mortali nella capitale, il sottosegretario Paolo Cento ha rilanciato, anche per Roma, la proposta di istituire una narcosala; sarebbe opportuno che Cento, oltre a far comunicati, scrivesse una lettera al riguardo ai suoi colleghi di governo Livia Turco e Paolo Ferrero; magari avrebbe più fortuna dei promotori della narcosala torinese, che hanno scritto ad entrambi i ministri ed attendono ancora la risposta.
Sempre partendo dalla situazione romana, il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, denuncia l'inadeguatezza dei servizi pubblici per le tossicodipendenze, che nel fine settimana, quando occorrerebbe essere presenti in strada e davanti alle discoteche, chiudono i battenti. Devo, a tal proposito, ricordare, soprattutto ai campioni (a parole) della "lotta alla droga" che ben nove anni fa predisposi un esposto in cui denunciavo l'inattuazione, continuata e quindi aggravata, delle disposizioni di legge (D.M. 444 del 1990) sui giorni ed orari di apertura dei SERT; i radicali presentarono tale esposto nelle Procure di mezza Italia; tutte, nessuna esclusa, lo archiviarono.
Sulle narcosale "ma anche" sullo stato delle cose nei SERT sarebbe interessante conoscere l'opinione del sindaco di Roma e aspirante sindaco d'Italia Valter Veltroni.".

"Queste morti per overdose ci richiamano al fatto che è necessaria una nuova legge sulle droghe, che superi la Fini-Giovanardi, e permetta di fare delle serie politiche di riduzione del danno. La prossima verifica di Governo dovrà occuparsi anche di questo tema". Lo dichiara in una nota il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero (Prc).
 
 
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