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Italia. Prevo.Lab: nel 2009 50% in piu' di coca-dipendenti
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12 dicembre 2006 19:28
 
Un autentico 'mass market', con micro-dosi vendute a prezzo 'stracciato' e quindi accessibili a tutti. La cocaina non e' piu' una droga per ricchi. E, parola degli esperti dell'osservatorio previsionale 'Prevo.Lab', gli italiani consumatori 'si moltiplicheranno da qui al 2009, aumentando almeno del 40-50% nei prossimi tre anni'.

Ma insieme alla 'dama bianca' tornera' ad avere successo anche l'eroina di antica memoria. E mentre i 'fan' della cannabis resteranno stabili, anzi sempre piu' tentati di passare alla coca, si affacciano all'orizzonte altre nuove minacce: sostanze sintetiche note, ma anche ignote tra cui 'designer drug' dai nomi hi-tech quali 'Mitsubishi bianca'; festini 'fun gas party' a base di protossido di azoto esilarante, sostanze etniche emergenti e le nuove droghe 'bio', che gia' spopolano negli 'smart shop' sempre piu' diffusi lungo la penisola.

I risultati delle indagini di 'Prevo.Lab' - frutto di una convenzione siglata nel 2004 tra il Dipartimento Dipendenze dell'Asl Citta' di Milano e il Dipartimento nazionale Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri - sono stati presentati oggi nel capoluogo lombardo durante un convegno organizzato da Regione e azienda sanitaria meneghina.
Secondo le proiezioni, il primo allarme riguarda dunque la cocaina: l'unica sostanza per cui gli specialisti sono in grado di quantificare in modo preciso l'evoluzione dei consumi nel prossimo futuro. All'origine del 'boom' annunciato ci sono da un lato i prezzi competitivi, che rendono la coca una droga per tutte le tasche, dall'altro il fatto che il cocainomane viene accettato meglio di un tempo dalla societa', e dall'altro ancora le minori concentrazioni di principio attivo.

Sempre piu' 'leggera', infatti, la cocaina viene percepita come meno pericolosa. E secondo gli autori dello studio, rischia di convincere anche chi fino ad ora si era limitato al solo spinello.
'Prevo.Lab' suggerisce come realistico anche un possibile incremento futuro dei consumatori di eroina. Complici 'il fenomeno del policonsumo, il depotenziamento del principio attivo e il consolidamento di nuove modalita' di assunzione'.

Quanto alla cannabis, si calcola un andamento stabile con tendenza all'aumento. Non tanto tra i giovani, che rappresentano un 'mercato' ormai 'saturo', bensi' fra gli adulti. Fumare spinelli sara' un 'vizio' sempre piu' 'normalizzato', e chi lo fa sara' cosi' indotto a 'prolungarne l'utilizzo nel corso della vita'.
Ma gli esperti suggeriscono di non fermarsi qui, e di monitorare con maggiore attenzione 'fenomeni nascenti' destinati nei prossimi anni a esplodere anche nel nostro Paese. Nuove osservate speciali sono innanzitutto le 'sostanze sintetiche tabellate', sempre piu' diffuse in nazioni recentemente entrate nell'Ue. Oppure le 'sostanze sintetiche non tabellate' quali le piperazine: 'designer drug' che stanno sostituendo l'ecstasy perche' basta meno principio attivo di quello necessario a produrre una pasticca 'da discoteca', e che pur essendo meno neurotossiche danno gravi scompensi cardiaci.

'In Francia e in Germania, ad esempio, sono state sequestrate grandi quantita' di sostanze sintetiche di questo tipo con il nome di 'Mitsubishi bianca', ricordano gli specialisti. Che segnalano come 'altro trend da considerare' con attenzione le feste a base di gas esilarante, 'come quello venduto all'interno di palloncini in un noto locale milanese per la festa di Halloween di quest'anno'. Nel mirino ci sono poi le cosiddette droghe 'furbe' degli 'smart shop', quali lo 'spice' o 'magic smoke': un 'cocktail' di 22 erbe coltivate in Giamaica, miscelate in Gran Bretagna e distribuite in tutta Europa.

Infine le droghe etniche, portate in Italia dall'immigrazione: 'Le metanfetamine diffuse nella comunita' filippina, la ketamina e l'ecstasy in quella cinese, il khat di somali ed eritrei e il jage o smemorina dei brasiliani', citano gli autori.

COMMENTI

La tendenza al consumo di sostanze stupefacenti e' in continuo aumento in Europa. E' l'allarme lanciato dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, in occasione della conferenza stampa organizzata per presentare i risultati dell'operazione transnazionale contro lo spaccio 'Tiro Grosso'.
Un allarme che, per quanto riguarda la cocaina, come ha evidenziato il generale Carlo Gualdi, direttore centrale per i servizi antidroga, cresce: nel 2006 e' stata sequestrata la maggiore quantita' di cocaina degli ultimi 25 anni e nel 2005 il 16% delle 20 mila operazioni condotte in Italia contro il traffico di droga e' stato effettuato nel Napoletano.
Secondo quanto ha sottolineato Grasso, si stima che nel mondo siano 250 milioni le persone che fanno uso di sostanze stupefacenti. In Italia nel corso del 2005 sono stati complessivamente sequestrati 31.597 chili di sostanze stupefacenti con un aumento del 21,8% rispetto al 2004. I dati riferiti al primo semestre 2006 confrontati con l'analogo periodo precedente denotano un aumento del 35,2%. La quantita' dei sequestri di stupefacenti conferma la tendenza all'aumento della domanda per l'hashish e la cocaina rispetto all'eroina. La droga arriva nei container da Spagna, Olanda e Portogallo e per via aerea in bagagli e plichi. La cocaina continua ad essere prodotta interamente in Sudamerica e, per la quasi totalita', nei Paesi tradizionalmente coltivatori (Colombia, Peru' e Bolivia). L'hashish arriva dal Marocco attraverso lo Stretto di Gibilterra.
 
 
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