testata ADUC
Italia. Tra poche settimane, sperimentazione del vaccino anti-cocaina
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
29 novembre 2008 9:37
 
Entro poche settimane, al massimo pochi mesi, sara' avviata anche in Italia la sperimentazione di un 'vaccino anticocaina'. Lo ha annunciato a sorpresa il direttore del Dipartimento nazionale politiche antidroga, Giovanni Serpelloni, a un convegno dedicato proprio alla droga piu' di moda nel ventunesimo secolo, la polverina che garantisce alte prestazioni mentali e fisiche e il cui consumo si sta diffondendo a velocita' supersonica in tutti gli ambienti. Molte le attese sugli esiti della sperimentazione, anche se il farmacologo Silvio Garattini invita alla cautela.
L'annuncio e' stringato: 'il vaccino anticocaina va portato avanti, perche' puo' essere un valido strumento che si aggiunge al supporto psicologico, che resta tuttora l'unico in grado di contrastare il consumo'. 'Non puo' essere la panacea - ha aggiunto - ma e' una risorsa e occorre sperimentarlo. Non ci possono essere ostacoli ideologici'. Il riferimento e' alle polemiche che hanno accompagnato le notizie sul vaccino, sperimentato gia' negli Stati Uniti. Per sgombrare il campo, Serpelloni sottolinea che 'si tratta di una sperimentazione assolutamente corretta' e che ha gia' l'ok del Comitato etico, necessario per poterla avviare.
Non si sbilancia a rivelare altro, spiegando che a giorni si potra' sapere qualcosa di piu', ma aggiunge che la sperimentazione e' gia' stata avviata, da poco, in Spagna, paese che si contende con la Gran Bretagna il primato del consumo di cocaina in Europa. Se la sperimentazione italiana sara' la stessa di quella spagnola, le notizie che giungono dal Paese iberico parlano di un tipo di 'vaccino' che in realta' e' un trattamento terapeutico e non preventivo, applicabile a persone che abbiano gia' sviluppato una dipendenza dalla cocaina. Il 'vaccino', in quattro dosi, una iniziale ed altre tre di richiamo, blocca la sensazione di piacere nel cervello originata dalla sostanza.
Il Dipartimento delle dipendenze di Verona, che fa capo a Serpelloni, gia' da due anni lavora intorno a questa sperimentazione. Nel 2006 ha realizzato uno studio preliminare di fattibilita', che ha coinvolto 17 unita' operative nazionali, e da cui emergeva che le persone sono disponibili a sottoporsi alla sperimentazione se hanno la garanzia di ottenere un supporto psicocomportamentale costante, presso strutture qualificate in grado di fornire un'assistenza completa.
La notizia dell'avvio della sperimentazione e' accolta con cautela dal farmacologo Silvio Garattini. Anche perche', sottolinea l'esperto, 'se funzionera', tale vaccino non sara' comunque una panacea e una soluzione radicale al problema droga'. 'Per ora - afferma Garattini - non sappiamo se il vaccino sara' efficace sull'uomo, dal momento che e' stato sperimentato su animali. Per sapere se sara' attivo sull'uomo ci vorra' del tempo'. Inoltre, 'va valutato attentamente anche il tipo di protocollo seguito per la sperimentazione'. Insomma, osserva il farmacologo, 'ci sono ancora tanti 'se', 'ma' e punti interrogativi'. Bisognera', spiega, vedere alla fine della sperimentazione che tipo di risultati si otterranno, sia in termini di efficacia che in termini di rischio. Ad ogni modo, 'non va dimenticato che nessun vaccino potra' comunque proteggere da quella mentalita' che cerca nella droga la soluzione dei problemi. E' dunque una soluzione parziale'.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS