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Italia. Operazione della Finanza a Imperia contro i semi legali
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Notizia 
26 agosto 2005 16:00
 
Dodici persone sono state denunciate dal Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Imperia nell'ambito di una vasta operazione antidroga, battezzata 'Pollice verde', che ha permesso di sgominare un traffico di semi di marijuana via Internet. A finire nei guai e' stato un commerciante on-line fiorentino, che gestiva i siti incriminati, accusato di istigazione alla coltivazione, e undici acquirenti di Imperia accusati di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.
Il sito web, corredato di foto e materiale informativo, proponeva la vendita di semi di centinaia di qualita' diverse di marijuana. Le Fiamme gialle hanno spiegato che il gestore del sito e' stato denunciato soltanto per istigazione, in quanto la legge non vieta la compravendita dei semi. Nel corso dell'operazione, i militari hanno sequestrato un centinaio di piante coltivate in terreni e abitazioni private, tre etti di marijuana e centinaia di semi. Il sito permetteva anche di scaricare documenti dai quali si potevano apprendere le tecniche di coltivazione.
Evidentemente la lezione del sito marijuana.it, e il relativo fiasco poliziesco/giudiziario non e' servita....

Sulla questione si e' espresso Marco Contini, segretario di Antiproibizionisti.it:
Di fronte all'ennesima "azione dimostrativa" realizzata dalle forze dell'ordine nei confronti di un titolare di una legittima attivita' commerciale, accusato di "spacciare" dei prodotti la cui vendita e' consentita dalla legge italiana, non e' piu' concesso continuare a pensare che abbiamo a che fare con una banale serie di "coincidenze".
Appare ormai evidente che sono state diramate a livello centrale delle disposizioni mirate a penalizzare in tutti i modi l'attivita' di coltivazione (anche per uso personale). Essendo virtualmente impossibile contrastare un fenomeno cosi' diffuso e, al tempo stesso, di cosi' difficile individuazione, si preferisce prendere una scorciatoia, non curandosi troppo di rispettare "alla lettera" la vigente legislazione in materia.
Cosi' accade che delle persone per bene, con la sola "colpa" di aver messo in vendita dei semi di cannabis (che -lo ricordiamo- essendo privi di THC, non sono e non possono essere considerati "sostanze stupefacenti") e, contestualmente, di aver reso disponibili delle pubblicazioni che chiunque puo' acquistare in una qualsiasi libreria, vengano prima arrestati e poi esposti nella pubblica piazza, presentati come "spacciatori di droga".
Tutto cio' accade in pieno agosto, mentre l'Italia intera e' in vacanza.
Antiproibizionisti.it -che sin dalle prime avvisaglie del fenomeno, ha tentato in tutti i modi di lanciare l'allarme a tutela e salvaguardia della legge e delle leggi, della liberta' degli individui di esprimersi liberamente e di esercitare la propria professione e in difesa dei principi garantiti dalla nostra Carta Costituzionale- non puo' che prendere atto della natura sistemica di tali iniziative e assicurare che continuera' a lottare con tutte le forze a propria disposizione per impedire che azioni come queste possano essere considerate di "normale amministrazione".
Dobbiamo pero' considerare con tutta la gravita' del caso che, nonostante il grido di allarme che noi per primi abbiamo lanciato, non un partito (nemmeno tra coloro che si proclamano da sempre "antiproibizionisti"), ne' un parlamentare, finora ha voluto interessarsi a quanto sta accadendo in questo Paese.
Cio', che gia' e' grave di per se', sarebbe ancora piu' grave se frutto di una pura e semplice "distrazione estiva".
 
 
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