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Italia. Marche: rapporto tossicodipendenza
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1 luglio 2002 20:18
 
E' in diminuzione il numero dei tossicodipendenti nelle Marche (4.429 quelli in cura presso i Sert), la loro eta' media e' di 30 anni e passa e il demone che li minaccia si chiama eroina, anche se cresce l'uso di cocaina e altre sostanze psicotrope. In generale, i Sert (14) e le comunita' terapeutiche (28 strutture, dalle quali nel 2001 sono transitate 656 persone) riescono a far fronte alle necessita' del territorio. Inoltre sono ormai una risorsa consolidata anche le nove unita' di strada, che avvicinano i tossicodipendenti la' dove c'e' maggiore bisogno.
La fotografia del pianeta droga nelle Marche e' questa, stando ai dati relativi al 2001 consegnati dal ministero delle Politiche sociali nella relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia. Una situazione con alcuni elementi confortanti, ma che, come sempre in questi casi, presenta luci e ombre.
- ANDAMENTO DEL FENOMENO
Rispetto al 2000 nel 2001 si e' assistito a un decremento del 2,06%. L'anno scorso si sono rivolti ai Sert marchigiani 4.429 utenti, una cifra che comprende nuovi utenti e drogati gia' noti ai servizi: il dato relativo ai casi incidenti conferma il decremento (8,8%). Tuttavia, afferma la relazione, 'analizzando la rilevazione puntuale alla data del 15 dicembre 2000 in confronto allo stesso giorno del 2001 si e' rilevato un dato contrastante, che segnalava un netto aumento'.
I casi di tossicodipendenza si concentrano soprattutto lungo la fascia costiera e nelle aree a maggiore densita' urbana, come negli anni scorsi, e le statistiche confermano la tendenza all'invecchiamento dei soggetti dipendenti: l'eta' media delle persone che si rivolgono ai Sert e' di 30 anni. E il 50% degli utenti ha piu' di 30 anni.
E' l'eroina la sostanza stupefacente piu' usata nelle Marche -con una prevalenza del 75,1%- ma lo scorso anno e' cresciuto il ricorso a cocaina e ecstasy rispetto al 2000. I cannabinoidi restano invece la sostanza d'abuso secondaria (36,5%), seguiti dall'alcool (18,5%) e dalla cocaina (15,4%). Spunta poi, nella relazione, un abuso di sostanze non specificate, pari al 4,4%. I trattamenti di tipo psico-socio-riabilitativo coprono il 37,85% degli interventi, mentre tra i trattamenti farmacologici, quelli a base di metadone sono ancora prevalenti, con una percentuale del 53,37%.
- LA RETE DEI SERVIZI
La rete dei servizi ai quali sono stati affidati i compiti di prevenzione, assistenza e riabilitazione di soggetti tossicodipendenti comprende i Sert, le comunita' terapeutiche residenziali e semiresidenziali, le unita' di strada, la rete dei punti di accoglienza 'a bassa soglia', la rete dei Cic e quella delle strutture di ascolto, reinserimento sociale e lavorativo.
Nella regione sono attivi 14 Sert. La relazione ipotizza a regime 13 strutture, 'una per ogni azienda sanitaria con punti ambulatoriali periferici', ma resta da vedere se questo schema cambiera' con la prevista riduzione del numero delle Asl oppure no. In questi servizi lavorano 174 persone, una per ogni 8.300 abitanti serviti (un addetto ogni 8.500 abitanti e' invece la media nazionale). I medici che si prendono cura dei drogati sono 41, gli infermieri 39, gli psicologi 35, gli assistenti sociali 25, gli educatori 11, i sociologi 9.
Gli enti ausiliari attivi in questo settore in tutta la regione sono 13: ventotto le sedi operative che coprono il territorio regionale, per un totale di 468 posti residenziali e 77 semiresidenziali. Nell'arco del 2001, 656 tossicodipendenti si sono rivolti a queste strutture, e secondo il ministero la disponibilita' e' stata 'sufficiente, anzi tale da poter essere messa al servizio anche di utenti di altre regioni'.
Tra le strutture su cui le Marche possono contare, la relazione segnala una comunita' per minori e una per madri tossicodipendenti con figli. 322 persone lavorano in questi 13 presidi, con una media di 11 operatori per ciascuna sede.
Nelle comunita' terapeutiche prestano la loro opera soprattutto psicologi ed educatori, ma anche personale senza una qualifica professionale sanitaria benche' forte di un'esperienza nel settore. Molti comunque hanno frequentato un corso regionale specifico in base alla legge 45/99.
Fra i servizi piu' innovativi sperimentati anche nelle Marche ci sono le unita' di strada, nove, attive presso le Asl di Pesaro, Urbino, Senigallia, Ancona, Civitanova Marche, Macerata, Fermo, San Benedetto ed Ascoli Piceno e cioe' nelle aree delle Usl di Pesaro, Fano, Civitanova Marche, Camerino, Fermo ed Ascoli Piceno. In questo modo, sottolinea la relazione, e' possibile intervenire tempestivamente dove c'e' necessita' sul territorio.
Ci sono poi i Cic, istituiti ormai in questi tutte le scuole medie superiori. Garantiscono ai ragazzi e ai loro insegnanti attivita' di informazione, ascolto, consulenza, un servizio svolto in genere da psicologi e assistenti sociali, affiancati da medici per progetti piu' complessi.
La relazione presentata ai parlamentari e' molto positiva anche in relazione alla presenza delle Strutture ausiliarie di supporto, 30, in tutto, 'e in grado di assicurare una capillare e sufficiente risposta ai bisogni socio-assistenziali'

Oltre 4 miliardi di vecchie lire nel 2001, 3,8 miliardi nel 2000. Sono queste le somme assegnate alla Regione Marche nella ripartizione del Fondo nazionale per la lotta alla droga, per far fronte all'emergenza tossicodipendenza.
186 progetti erano gia' stati finanziati durante gli esercizi finanziari che vanno dal 1997 al 1999, altri 73 progetti nell'esercizio 2000. A tutt'oggi gli anticipi liquidati per il primo triennio ammontano al 54% del totale, pari a 3.316.152,64 euro, mentre per il 2001 la quota del Fondo destinata alle Marche e stata esattamente di 4.520.807.515 vecchie lire.
Nel 1997-'99 erano stati finanziati complessivamente 186 progetti. Le risorse sono state assegnate per tipo di ente nel modo seguente: 48,23% al terzo settore; 28,02% alle aziende sanitarie; 21,82% ai comuni; 1,47% alle comunita' montane; 0,46% alle amministrazioni provinciali. La ripartizione dei fondi e' avvenuta in base alle finalita': 52% alla prevenzione; 23% servizi di primo intervento; 16% inclusione sociale e lavorativa; 6% aggiornamento e formazione; 3% migliorie strutturali.
Per quel che riguarda invece l'esercizio finanziario 2000, le risorse finanziarie del Fondo trasferite alla Regione Marche ammontano a 3.844.000.000 di vecchie lire. La giunta regionale ha approvato i criteri e le modalita' gestionali del Fondo con la delibera n. 452 del 27 febbraio 2001. Un atto che ha previsto l'istituzione di tavoli provinciali di concertazione, cui hanno partecipato tutti i soggetti pubblici e del terzo settore per l'elaborazione dei piani dei relativi ambiti territoriali.
Successivamente la Regione ha approvato i quattro piani d'ambito territoriale provinciale e ha erogato le relative quote del Fondo alle amministrazioni provinciali, che provvederanno a liquidare gli enti titolari.
Le risorse sono state ripartite per finalita' nel modo seguente: 45% alla prevenzione; 19% inserimento socio-lavorativo; 14% promozione del lavoro di rete; 14% aggiornamento e formazione; 8% riduzione del danno. Complessivamente sono stati finanziati 73 progetti. Ciascun progetto dovra' essere formalmente avviato dall'ente titolare entro sei mesi dall'approvazione. Per l'esercizio finanziario 2001, le risorse finanziarie del fondo trasferite alla Regione Marche ammontano a 4.520.807.515 vecchie lire. Una quota pari a 2.764.860.663 lire e' stata assegnata ai Comuni, con la delibera della giunta regionale n. 2492 del 23 ottobre 2001, all'interno del Fondo Unico per le politiche sociali regionali.
La quota rimanente sara' utilizzata per progetti obiettivo e sperimentazioni regionali. Gli atti d'indirizzo e coordinamento per la predisposizione dei progetti nell'ambito del Piani territoriali sono in via di definizione. L'elenco dei progetti cui la Regione partecipa, finanziati con il 25% del Fondo e' il seguente:
- esercizi 1997-'99: 'Studio valutazione efficacia trattamenti in tossicodipendenti dipendenti da eroina';
- 'Progetto valutazione qualita' dei Sert';
- esercizio 2000: 'Sperimentazione di una metodologia di intervento per le problematiche sanitarie nell'ambiente carcerario'.

I progetti regionali in corso nelle Marche con l'obiettivo di ridurre il fenomeno della tossicodipendenza da droga e alcol, citati dalla relazione annuale del ministero al Parlamento sono questi:
- 'Centro di accoglienza e reinserimento sociale'. E' un progetto biennale per il reinserimento socio-abitativo di tossicodipendenti dimessi dalle comunita';
- 'Linea Verde Teseo'. Un centro unico regionale di ascolto telefonico in materia di droghe, alcolismo e Hiv (due anni);
- 'Progetto Arianna'. Progetto triennale per la creazione di una comunita' terapeutica residenziale per madri tossicodipendenti con figli minori ricoverati presso la struttura;
- 'Riconversione e sperimentazione delle attivita' terapeutiche specialistiche per tossicomani con problematiche psichiatriche presso la comunita' residenziale di Corridonia (Macerata)'. E' un progetto anche questo biennale per un'utenza con 'doppia diagnosi';
- 'La valutazione della qualita' dei Sert e degli Enti ausiliari'. Si tratta di un progetto di due anni per poter aggiornare gli operatori pubbblici e privati sulla valutazione degli interventi.
'Healt'. Questo e' un progetto di rete di tre anni, che ha l'obiettivo di potenziare nella provincia di Ascoli Piceno la prevenzione primaria delle tossicodipendenze e dall'alcoldipendenza correlata, attraverso un sistema di progetti specifici integrati, realizzati da soggetti pubblici e del privato sociale, coordinati dall'amministrazione provinciale di Ascoli Piceno. Verranno raccolti fra l'altro i dati di 1.100 questionari somministrati ad un campione rappresentativo di giovani dai 14 ai 24 anni residenti in tutto il territorio provinciale, per conoscere le loro condizioni di vita e poter modulare al meglio le azioni di informazione e prevenzione. Il progetto e' finanziato con il Fondo nazionale.

Non ci sono dati certi su quanto 'costa' allo Stato e alla Regione la rete di strutture per la lotta alle tossicodipendenze attiva nelle Marche, ma in base alle voci di spesa fornite dalle Asl il ministero delle Politiche sociali ha presentato al Parlamento un bilancio sommario di circa 31 miliardi di vecchie lire.
- Spesa per personale, in cifre indicative: 14.184.000.000; spesa per beni e servizi: 2.327.000.000; spesa per le rette: 11.200.000.000; spesa complessiva: 27.711.000.000; spesa media per ciascuno dei 14 Sert: 1.979.000.000 lire.
A questi elementi vanno aggiunte le spese degli enti locali, degli enti ausiliari e cooperative sociali per attivita' varie di prevenzione e di reinserimento (mediamente ogni anno circa 3.700.000.000). Dunque la spesa complessiva annua nelle Marche e' stimata in circa 31.411.000.000 di lire (21.669 per abitante, per soggetto tossicodipendente in carico 7.092.120 lire).

- GLI OBIETTIVI PER IL 2002
Da qui alla fine del 2002 gli obiettivi che le Marche si sono poste per cercare di contenere il fenomeno delle tossicodipendenze sono molteplici. La relazione del ministero ne fa l'elenco:
- predisposizione dell'atto di indirizzo e coordinamento per la progettazione in materia di dipendenze nell'ambito dei Piani territoriali previsti dal Piano sociale regionale.
- attivazione di gruppi di lavoro tematici all'interno della consulta regionale sulle dipendenze patologiche;
- promozione di interventi per migliorare la sicurezza stradale in rapporto all'uso di alcol e di sostanze psicotrope e avvio di un progetto regionale di prevenzione contro le nuove droghe e l'alcoolismo;
- prosecuzione delle attiivta' di monitoraggio dei progetti finanziati con il Fondo nazionale;
- avvio delle fasi di studio per la realizzazione del Primo rapporto di ricerca sullo stato delle dipendenze nella regione Marche;
- avvio di un progetto di potenziamento delle dotazioni informatiche Sert;
- avvio di un progetto per la prevenzione delle nuove droghe e dell'alcoolismo.
 
 
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