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Italia. Interrogazione parlamentare su arresti e perquisizioni "facili"
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Notizia 
14 settembre 2005 16:51
 
Il parlamentare di Rifondazione Comunista Giovanni Russo Spena ha presentato un'interrogazione parlamentare su Giuseppe Ales e Fabrizio Pellegrini che riportiamo integralmente di seguito.

ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Premesso che:

- Nel Maggio del 2005 e' stata presentata una nostra interrogazione parlamentare sulla vicenda di Giuseppe Ales, alla quale non e' data ancora risposta, nella quale chiedevamo:

1. chiarezza rispetto a come sono stati acquisiti i dati per il coinvolgimento di Giuseppe Ales nell'ipotesi di reato di possesso di stupefacenti, informazioni rispetto al fatto che sia stato stilato un mandato con riferimento alla perquisizione del 18/03/2005;

2. se Il mandato e' stato eseguito o e' stato interpretato, se risulta vero che ai genitori e' stato comunicato che le forze dell'ordine cercando armi detenute da Ales;

3. chiarezza sul fatto che il giorno dopo una perquisizione siano resi noti sul Giornale di Sicilia, nomi, cognomi e residenza, favorendo in questo modo la criminalizzazione da parte della collettivita' ai danni di un indagato;

4. quali erano gli estremi ( e quali erano le quantita' ritrovate ) per richiedere un provvedimento come il processo per direttissima eseguito dal venerdi' al lunedi' successivo all'inizio del procedimento, dato che le informazioni in possesso dell'interrogante sono che le piante sequestrate erano da considerarsi germogli e che il germoglio della pianta di marijuana non sviluppa il principio attivo della sostanza ThC;

- Che negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una recrudescenza nei comportamenti delle forze dell'ordine tesi a reprimere l'utilizzo di sostanze leggere, in particolar modo di marijuana, vendita di semi su internet e coltivazione.

- Che tali operazioni molto spesso sembrano essere dirette piu' ad ottenere effetti sul livello mediatico che quello del contrasto al traffico, dato che la vendita di semi e' legale e che il reato di induzione al consumo di sostanze spesso notificato nelle operazioni condotte dalle Forze dell'Ordine rientra in una normativa di ampia discrezionalita';

- che spesso tali operazioni si rivolgono verso consumatori che utilizzano la sostanza a livello terapeutico, come nel caso di Fabrizio Pellegrini di Chieti, attualmente detenuto nel carcere Madonna del Riposo di Chieti, per essere stato trovato in possesso di 3 germogli di pianta e di 380 semi di canapone comune, comprati in un negozio di mangimi di Roma, ed ora in una situazione psicologica che lo espone al pericolo di incolumita' personale;

- Che tale campagna contro i consumatori sembra ricollegarsi alla piu' vasta campagna sostenuta dall'amministrazione USA contro i semi e le seed Banks su internet, che colpisce in maniera mirata gli esponenti piu' politicizzati del movimento mondiale antiproibizionista.

Si chiede:

- Che venga data risposta al piu' presto all'interrogazione da noi presentata su Giuseppe Ales e che venga fatta piena luce sulla vicenda.

- Che venga seguita con estrema attenzione la vicenda di Fabrizio Pellegrini e che vengano al piu' presto rese disponibili le quantita' di principio attivo contenute nelle sostanze requisite dato che le informazioni in possesso dell'interrogante sono che le piante sequestrate erano da considerarsi germogli e che il germoglio della pianta di marijuana non sviluppa il principio attivo della sostanza ThC, e che i semi di Canapone Comune per uso alimentare non possono considerarsi oggetti di reato.

- Se le nostre forze di polizia negli ultimi mesi abbiano avuto direttive specifiche per concentrare la propria azione attorno al fenomeno del consumo di Marijuana, e se tali azioni possano essere collegate alla campagna lanciata dal governo degli Stati Uniti attraverso la DEA contro i movimenti antiproibizionisti.
 
 
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