Potenziare le strutture a custodia attenuata come alternativa al carcere per i detenuti tossicodipendenti. E' questo uno degli obiettivi del Governo per risolvere il problema dei tossicodipendenti reclusi, che rappresentano oggi il 30% della popolazione carceraria.
Lo ha affermato il commissario straordinario del Governo per le politiche antidroga, Pietro Soggiu, nel corso della tavola rotonda su 'Droga e carcere', organizzata dalla Croce Rossa Italiana.
Si tratta di un problema, ha detto Soggiu, che "ha la priorita'".
"Il punto -ha sottolineato Soggiu- e' creare strutture che, pur essendo carceri, siano piu' a misura d'uomo e dove si possa determinare un contatto molto piu' stretto con l'operatore di comunita' o di Sert. Una volta realizzato un periodo all'interno di tali strutture, l'obiettivo e' passare ad una struttura di recupero. Proprio questo punto -ha aggiunto- e' nel piano triennale del governo".
Soggiu ha inoltre sottolineato che e' in corso il riesame della legge sulla tossicodipendenza, che "va modificata e adeguata ai tempi": "Vogliamo innanzitutto eliminare l'aspetto aberrante dei tossicodipendenti che, gia' liberi, devono rientrare in carcere per residui di pena riferiti a fatti lontanissimi nel tempo. E' questo uno dei primi articoli della legge che stiamo cambiando, e contiamo di farlo entro l'anno". Anche secondo don Antonio Mazzi "occorrono strutture intermedie tra il carcere e la societa', in un contesto meno repressivo e piu' orientato al reinserimento dei tossicodipendenti".
La presidente della Croce Rossa Italiana, Mariapia Garavaglia, ha invece sottolineato come, a fronte di problemi legislativi, debba comunque sempre affermarsi un principio di umanita'.
La tavola rotonda, svoltasi nella sede della Cri, e' stata anche l'occasione per la presentazione del libro "Ragazzi dentro" di Massimo Barra e Antonio Leone: una raccolta di 300 lettere di tossicodipendenti che scrivono dalle carceri, chiedendo di essere aiutati.