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Italia. Commenti alla giornata internazionale contro la droga
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Notizia 
27 giugno 2002 13:26
 
Dopo la Giornata Internazionale Antidroga, proseguono i commenti e le dichiarazioni.
"Solo l'Italia pretende di equiparare droghe leggere e droghe pesanti sulla base di dati fantasmagorici del prefetto generale Soggiu, in preda ad un delirio di onnipotenza". Questo e' il commento di Franco Corleone, presidente del Forum Droghe, che prosegue: "sarebbe veramente necessaria la dose media giornaliera soprattutto d'intelligenza e di umanita'. Assistiamo invece ad un vera e propria overdose di falsificazioni di antiscientificita' e di moralismo. La politica annunciata va contro la volonta' popolare espressa in un referendum ma va anche contro le sperimentazioni in atto in tutti i Paesi europei che abbandonano le linee proibizioniste in favore della riduzione del danno e di politiche di regolamentazione dell'uso della cannabis".

"Gli spinelli sono più potenti di vent'anni fa perche' il loro mercato e' stato lasciato dallo Stato nelle mani dei narcotrafficanti, che spacciano ai ragazzi quello che vogliono senza alcuna possibilita' di controllo sulle sostanze", ha dichiarato Giulio Manfredi, del Coordinamento Radicale Antiproibizionista (Cora). Il Cora ha criticato le posizioni del Ministro del Welfare Roberto Maroni, ricordandogli di essere stato sottoscrittore nel '96 della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. "Non sarebbe meglio importare in Italia i coffe-shop -conclude Manfredi nel suo comunicato- invece di assistere ogni anno all'emigrazione di migliaia di giovani italiani in Olanda?".

Per la responsabile welfare dei Democratici di Sinistra, l'on. Livia Turco, il Governo conferma la sua "visione limitativa e ideologica del fenomeno della tossicodipendenza". L'attuale Governo, per la parlamentare diessina, si e' limitato a "screditare il lavoro dei Governi di centrosinistra, ma continua a non dire nulla sul lavoro svolto da tutto il personale dei Sert, che hanno in carico piu' di 20 mila utenti". Insomma, solo "chiacchiere". Dello stesso tenore il commento del suo collega di partito, l'on. Augusto Battaglia, che chiede ai ministri Maroni e Sirchia di andare a "misurarsi concretamente in commissione Affari Sociali (della Camera dei Deputati) su un programma serio e concreto di rafforzamento della rete dei servizi".

A richiamare l'attenzione sul lavoro svolto dai Sert ci pensa anche l'ex presidente della commissione Antimafia, Giuseppe Lumia. "E' sbagliato smantellare la strategia della riduzione del danno. Si tratta di un percorso serio che evita l'abbandono di tanti tossicodipendenti, e che non ha escluso in Italia la loro cura e il loro recupero". "In questa giornata sulla tossicodipendenze -osserva il deputato dei Ds- ho sentito da parte del governo tante parole, spesso paroloni senza contenuti progettuali chiari e precisi. Nessuna parola ho sentito, invece, su come si intende procedere nell'applicazione della legge 45 del '98, cioe' se si intendono potenziare i Sert e i servizi pubblici sul territorio, non ho sentito neanche su come si intende potenziare la qualificazione degli operatori, niente, nessuna parola, su come si intende procedere su quell'accordo paritetico e coprogettuale tra i servizi pubblici, Sert, le comunita' terapeutiche e il mondo del volontariato e dell'associazionismo".

Cosi', infatti, per i deputati di An Basilio Catanoso e Enzo Fragala' "la giornata mondiale della droga in Italia rappresenta il "de profundis" della riduzione del danno portata avanti dalle sinistre, a favore del modello che si e' affermato vincente, quello comunitario". Secondo i due deputati "le comunita' terapeutiche, unite alle campagne di sensibilizzazione, riusciranno a sconfiggere la droga e a recuperare del tutto i tossicodipendenti". Come? "Stages nelle comunita' simbolo, come quella di S.Patrignano, sarebbero molto utili e istruttivi agli studenti, perche' l'esempio diretto vale piu' di mille parole", e per questo i due chiedono l'intervento del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti.

Azione Giovani, per bocca dei reggenti nazionali, Giorgia Meloni e Francesco Grillo dopo aver ribadito la loro contrarieta' ad ogni forma di legalizzazione, puntano l'attenzione sulle forme di prevenzione. "La prima efficace forma di prevenzione contro l'uso di sostanze stupefacenti e' senza dubbio una chiara e corretta informazione scientifica sui danni arrecati dall'uso di qualunque droga". In pratica? "Istituire centri di ascolto all'interno delle scuole, gestiti dalle associazioni di volontariato operanti nel settore".

"Se non vogliamo piangere una gioventu' bruciata dalla droga, bisogna dare dei messaggi netti e diretti ai giovani, offrendo loro dei valori e degli ideali forti", e' quanto ha dichiarato il sen. Michele Bonatesta (AN), coordinatore nazionale dei comitati contro la droga del suo partito. Per Bonatesta siamo arrivati al momento di "una svolta", "si passera' dalla strategia di comunicazione dell'esecutivo di Centrosinistra, timida e fallimentare, a messaggi che delegittimino il consumo di droga". Sempre per Alleanza Nazionale interviene la parlamentare Ida Germontani, secondo la quale puntare sulla "sensibilita' della donna e' fondamentale per realizzare quel progetto "family to family", quella rete delle famiglie, inteso quale momento essenziale della prevenzione nell'ambito di una nuova politica antidroga".
 
 
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