Una mozione sull'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati e' stata presentata al Consiglio comunale di Roma da alcuni esponenti di maggioranza, primo firmatario Maurizio Bartolucci (Ds).
Il documento sostiene che e' utile "incentivare, fuori da pregiudizi ideologici, il dibattito scientifico e la ricerca sugli aspetti terapeutici dell'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati" e ritiene che questa ricerca "debba approfondire e comparare i dati statistici-epidemioloici prodotti dai Paesi dove questa ricerca e' sviluppata e metterli in relazione al lavoro scientifico prodotto da diversi anni nel nostro Paese". In tal senso impegna l'assessorato capitolino alle politiche sociali e l'Agenzia per le tossicodipendenze a intraprendere un lavoro di approfondimento teorico-conoscitivo da mettere a disposizione della giunta e del consiglio comunale al fine di investire la Regione Lazio, il Governo e il Parlamento riguardo l'opportunita' di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati.
Oggi, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre a Bartolucci, i consiglieri Adriana Spera (Prc), Enzo Foschi (Ds) e il coordinatore della maggioranza Silvio Di Francia (Verdi), e stato rivolto un appello a tutti i consiglieri, affinche' al di la' delle appartenenze politiche, firmino il documento. L'uso curativo della cannabis -e' stato ricordato- e' ammesso in Olanda, in Gran Bretagna, in alcune parti degli Usa e in Canada. La terapia e' utile per stimolare l'appetito nei malati di Aids, come anti-asma, e' un analgesico piu' potente della morfina, e' utile nei casi di epilessia, per ridurre i danni causati dal glaucoma, come antispastico nelle persone affette da sclerosi multipla e riduce i sintomi di nausea e vomito.
"Abbiamo presentato questa mozione -ha spiegato Bartolucci- per sollecitare un dibattito in consiglio comunale con un atteggiamento laico, non ideologico rispetto alla possibilita' di utilizzo delle sostanze derivanti dalla cannabis per uso terapeutico e curativo. In Italia l'impressione e' che non vi sia un atteggiamento laico rispetto all'utilizzo di queste sostanze. Vogliamo che sia approfondita la ricerca per vedere se sono effettivamente utili e quindi per utilizzarle per fini terapeutici". Una mozione simile era stata presentata qualche tempo fa dall'opposizione di centrosinistra al Consiglio regionale del Lazio mentre e' stata approvata dalla Regione Lombardia.