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Italia. Basilicata: rapporto tossicodipendenza
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Notizia 
1 luglio 2002 19:38
 
Il tossicodipendente lucano ha un'eta' media di 30 anni, spesso e' sposato e con figli e non vive una situazione di ''forte marginalita' sociale'': e' quanto emerge dalla relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia nel 2001 preparata dal dipartimento delle Politiche sociali e previdenziali del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
In Basilicata nel 2001 l'utenza in carico ai sei Sert (Servizi tossicodipendenze) attivi nella regione e' stata di 863 tossicodipendenti, 828 maschi e 35 femmine; di questi, 143 sono in comunita' terapeutica. La condizione occupazionale del tossicodipendente lucano e' in linea con i dati nazionali con circa il 40 per cento di occupati, il 40 per cento di disoccupati ed il restante 20 per cento in altre condizioni. I costi della rete dei servizi sono di oltre 3,2 milioni di euro tra servizi territoriali (2,259 milioni di euro), comunita' terapeutiche (430 mila euro) e Fondo lotta alla droga (circa 548 mila euro).
In calo, rispetto alla media nazionale la percentuale di sieropositivi al test Hiv (10,9 per cento contro il 15 per cento a livello nazionale), di positivi all'epatite B (26, 1 per cento contro il 45,9 per cento nazionale) mentre la percentuale di positivi al virus dell'epatite C e' pari a quella nazionale (57,4).
Tra i dati evidenziati dalla relazione, emerge, inoltre, che in Basilicata, nel 2001 vi e' stato un solo decesso per uso di eroina, che le azioni di microcriminalita' che spesso accompagnano la condizione di tossicodipendenza, sono abbastanza contenute e che vi e' un "elevato" grado di tolleranza ed accettazione tra la popolazione, infatti, raramente avviene l'espulsione definitiva del tossicodipendente.
I servizi che operano in Basilicata nel settore delle tossicodipendenze, sono i Sert (che sono sei nelle cinque aziende sanitarie locali della regione: Melfi - Asl numero 1, Potenza e Villa D' Agri - Asl numero 2, Lagonegro - Asl numero 3, Matera - Asl numero 4 e Policoro - Asl numero 5), ai quali vanno associati anche i servizi privati accreditati che gestiscono le Comunita' terapeutiche. Vanno poi aggiunti i Nuclei operativi tossicodipendenze (Not) di Potenza e Matera, operanti in ogni prefettura, e i Centri di informazione e consulenza (Cic).
Tra i provvedimenti adottati nel 2001, la Giunta regionale della Basilicata ha costituito un gruppo di lavoro presso la Regione, composto dai responsabili dei Sert e delle Comunita' terapeutiche per elaborare un progetto regionale delle tossicodipendenze per il contrasto della domanda di sostanze stupefacenti e psicotrope e per gli indirizzi alle attivita' di prevenzione, cura e riabilitazione, sia a valenza socio sanitaria sia socio assistenziale.
Per quanto riguarda la gestione del fondo lotta alla droga -e' scritto nella relazione- la Giunta regionale della Basilicata, ha finanziato i progetti a valere sulla quota del Fondo nazionale lotta alla droga 1997-98-99 trasferita alla regione per oltre tre miliardi di lire, ed erogato contestualmente la prima annualita'. I progetti approvati dalla commissione sono stati complessivamente 41, di cui 26 sono nella fase conclusiva e per quali e' stata erogata la seconda annualita' per oltre un miliardo. La Regione Basilicata ha inoltre attivato un progetto della durata triennale destinato agli operatori dei servizi attivi sul territorio nel campo delle tossicodipendenze. La relazione si conclude evidenziando gli obiettivi 2002 della Regione Basilicata che sono tra gli altri, la definizione di un progetto regionale per le tossicodipendenze e la programmazione di attivita' nel settore della prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze.
 
 
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