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Italia. An per il sequestro della rivista 'Tutto Musica': incita al consumo dell'ecstasy
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Notizia 
2 luglio 2002 21:40
 
La magistratura accerti se 'Tutto Musica' in un dossier sull'ecstasy pubblicato nel numero di luglio istighi all'uso di sostanze stupefacenti o ne faccia pubblicita' indiretta. E' l'invito che arriva dai senatori di An Riccardo Pedrizzi e Michele Bonatesta che chiedono anche il sequestro della rivista.
Nel dossier vengono riportate tre storie di usi e abusi di ecstasy con domande e possibili risposte alla diffusione di questo fenomeno che e' strettamente legato al mondo musicale.
E il direttore del mensile, Patrizia Ricci, replica cosi': "soltanto un effetto collaterale di natura ideologica puo' avere indotto i senatori Riccardo Pedrizzi e Michele Bonatesta a trovare sul dossier di 'Tutto Musica' dedicato al fenomeno ecstasy un incitamento al consumo di droghe".
Pedrizzi e Bonatesta sostengono in una nota che "se la droga miete tante vittime tra i giovani, la colpa e' anche della propaganda irresponsabile di taluni media, che si fanno veicolo di veri e propri inni delle sostanze stupefacenti, con il risultato di incentivarne l'uso tra i ragazzi. Basti prendere la rivista 'Tutto Musica', mensile patinato della Mondadori rivolto ai giovani, che nel numero di luglio in edicola, come denuncia il 'Secolo d'Italia' di oggi, si produce in un autentico megaspot dell'ecstasy, tipico esempio di quella cultura della droga, dello sballo, che va stroncata se si vogliono avere speranze di contrastare con successo il flagello della tossicodipendenza".
La Ricci sottolinea come nell'intero articolo vi siano "ripetute sottolineature degli effetti nefasti derivanti dall'uso dell'ecstasy. Insieme a testimonianze su esperienze drammatiche e opinioni di media autorevoli e organizzazioni antidroga. Non sono gli atteggiamenti moralistici, o peggio, propagandistici che servono a risolvere il problema. Soltanto la esplicita e corretta informazione. Cio' che 'Tutto' ha fatto".
Mentre per Bonatesta che e' anche coordinatore nazionale dei comitati contro la droga di An, e Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia, "la verita' e' che questi giovani non si 'impasticcherebbero' se conoscessero il reale pericolo per la salute che l'ecstasy e tutte le droghe sintetiche comportano. Pericolo che certo non potranno conoscere leggendo 'Tutto Musica'. Anzi verranno invogliati a provarle, e gli sforzi del governo nella lotta alla droga, in un colpo solo, saranno vanificati".
 
 
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