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 CINA - CINA - Guerra alla droga, giustiziati altri tre cittadini giapponesi
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Notizia 
9 aprile 2010 11:34
 
Tre trafficanti di droga giapponesi sono stati giustiziati in Cina. Lo ha annunciato la Corte suprema di Pechino, dopo l'esecuzione di un primo giapponese martedí sempre per traffico di droga.
Le esecuzioni si sono svolte nel Liaoning, provincia del nordest del Paese, secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua che cita la Corte suprema ma non fornisce precisazioni.
Martedí fu giustiziato il 65enne Mitsunobu Akano, condannato per traffico di droga, il primo cittadino giapponese nei confronti del quale è stata applicata la pena capitale in Cina dalla ripresa delle relazioni diplomatiche nel 1972. Il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama aveva ritenuto questa sentenza "spiacevole e grave", ma aveva chiarito che il suo Paese non poteva immischiarsi nelle questioni giudiziari di un altro Paese e invitato i suoi connazionali a mantenere la calma. Pechino aveva in quell'occasione informato Tokyo che altri tre giapponesi condannati per contrabbando e traffico di droga dovevano subire la stessa sorte: Teruo Takeda, 67 anni, Hironori Ukai, 48, e Katsuo Mori, 67.
La Cina, dove complessivamente 68 reati sono punibili con la pena di morte, è particolarmente inflessibile per quanto riguarda il traffico di droga: il solo possesso di almeno 50 grammi comporta infatti una condanna alla pena capitale. Secondo l'organizzazione di difesa dei diritti umani Amnesty International, la Cina è il Paese che detiene il record mondiale di esecuzioni giudiziarie: giustizierebbe ogni anno piú persone di tutti gli altri Paesi che applicano la pena di morte messi insieme.
 
 
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