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 ITALIA - ITALIA - Giovani. Meno alcool e fumo, piu' canne e diete
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Notizia 
29 novembre 2010 10:58
 
Cala il consumo di sigarette e alcolici ma cresce quello di 'canne' cosi' come un'altra pericolosa abitudine, quella delle diete fai da te.
E' questo il quadro che emerge dal Rapporto 2010 della Societa' italiana di pediatria sugli adolescenti. Meno di uno su tre dichiara di fumare sigarette, dato in lieve calo rispetto allo scorso anno (27,7% contro 29,5%). In leggera diminuzione anche il consumo di alcolici, che comunque rimane alto (beve birra il 47%, vino il 40%, liquori il 18%). Cresce - dato molto probabilmente anche sottostimato - il consumo di canne: il 9% del campione dice di aver provato almeno una volta uno spinello contro l'8% dello scorso anno. L'1,5% (contro lo 0,3% di un anno fa) ammette di aver provato l'ecstasy che viene percepita sempre di meno come una droga pericolosa.
Oltre un ragazzo su cinque ha fatto una dieta dimagrante ma solo il 32% si e' rivolto ad un medico. Dilaga dunque la dieta fai da te, sperimentata dal 35% degli adolescenti, percentuale che arriva al 43% fra le ragazze.

"Per quanto riguarda il presunto aumento del consumo di cannabis tra gli adolescenti, abbiamo preso atto e analizzato l`indagine della Società italiana di pediatria (Sip) che ha portato a comunicare conclusioni troppo affrettate e non supportate da una corretta indagine statistica, e pertanto allo stato attuale l'indagine può essere considerata solo uno studio di fattibilità, dato l`esiguo campione nazionale di rilevamento (1300 soggetti)". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal Dipartimento delle politiche antidroga in merito alla ricerca dei pediatri italiani che indicavano un aumento dell'uso delle droghe leggere e specialmente delle 'canne' tra gli adolescenti italiani.
"La differenza infatti non risulta statisticamente significativa anche a detta degli stessi tecnici della Sip da noi interpellati, auspichiamo visto l`interesse dell`argomento che, la Sip vorrà approfondire ed ampliare tale ricerca preliminare con criteri scintifici". Prosegue il Dipartimento delle politiche antidroga, sottolineando che "a questo proposito il Dpa si rende disponibile tramite il proprio Osservatorio Epidemiologico nazionale al rilevamento di un campione molto maggiore e selezionato con tecniche statistiche affidabili e realmente rappresentative della realtà nazionale dei ragazzi tra 12 e 14 anni attraverso la raccolta dati con il consenso dei genitori cosi come specificatamente previsto dalla legge sulla privacy".
"Pertanto il dato dell`aumento dell`1% riscontrato dall`indagine non può essere considerato un dato significativo in considerazione della mancanza dell` uso di tecniche statistiche affidabili, (calcolo e comparazione degli intervalli di confidenza) questo anche alla luce del dato rilevato dal DPA su un campione di 13 mila soggetti tra i 14 e i 18 anni" continua la nota, che si conclude affermando che "pertanto desta perplessità l'approccio non scientificamente orientato ma che sicuramente ci auguriamo, la Sip vorrà rivedere in un prossimo futuro".
 
 
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