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 RUSSIA - RUSSIA - Eroina invade il Paese. Denuncia del Governo
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15 ottobre 2010 19:13
 
La Russia è invasa dall'eroina afgana che arriva nella federazione sostanzialmente senza alcun ostacolo. L'ha affermato oggi, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax, il capo dell'Agenzia federale per il controllo della droga Viktor Ivanov, riaprendo una polemica che negli ultimi anni ha visto piú volte opposta Mosca a Washington.
"Il nostro paese è pieno di eroina afgana", ha affermato Ivanov, secondo il quale non c'è di fatto alcun contrasto al traffico di oppiacei dal paese in guerra, la cui sicurezza dovrebbe essere garantita da un contingente di stabilizzazione, l'Isaf, a guida Nato con preponderante presenza americana.
"La situazione in Afghanistan nell'ultimo decennio ha avuto un'evoluzione che ha portato a esiti negativi per la pubblica sicurezza russa. La produzione (di oppio) è cresciuta di oltre 40 volte da quando le truppe (occidentali) sono arrivate.
L'Afghanistan produce due volte l'eroina che l'intero mondo produceva dieci anni ha", ha detto il capo dell'agenzia.
Il costo sociale per la Russia è enorme. "Circa il 2 per cento della popolazione in età da lavoro, tra i 15 e i 64 anni, è tossicodipendente", ha spiegato. Questo vuol dire un milione e mezzo di persone e si parla solo di eroinomani. Poi ci sono i cocainomani, gli utilizzatori di droghe sintetiche e quelli di droghe leggere.
Ogni anno è una strage, sostanzialmente il bilancio di una guerra. "Il problema non risolto dell'Afghanistan ci costa enormi perdite. Il numero di 30-40mila (morti) è ampiamente sottostimato. Stiamo lavorando per correggerlo", ha commentato Ivanov.
Più volte la Russia ha espresso critiche, anche a livelli politici più alti, agli Stati uniti e alla gestione delle politiche di sradicamento dell'oppio in Afghanistan, da dove arriva oltre il 90 per cento della produzione mondiale di eroina. Droga che poi s'incanala sulle diverse strade del narcotraffico - a nord e a sud - per inondare i mercati internazionali.
Bloccarla è impresa improba. Ne sono consapevoli anche i russi. Soprattutto, appare impossibile finché l'Afghanistan sarà terreno di guerra. "Io penso - ha spiegato Ivanov - che debba iniziare un processo di pace e deve essere formato un governo su scala nazionale, perché i metodi militari non possono risolvere il problema afgano, tanto più nel momento in cui questo problema è andato ben oltre i confini dell'Afghanistan".

 
 
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