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 ITALIA - ITALIA - Droga, Cassazione: si' a attenuanti anche per cessione a minorenni
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5 ottobre 2010 17:43
 
La cessione al minorenne di una minima quantita' di droga da' diritto all'applicazione dell'attenuante per i fatti di "lieve entita'". Lo sanciscono le sezioni unite penali della Cassazione che, pur premettendo che la questione deve essere risolta "caso per caso, valutando di volta in volta le circostanze nelle quali la cessione dello stupefacente a minore si realizza", spiegano anche che l'attenuante "puo' essere riconosciuta in ipotesi di minima offensivita' penale della condotta". In questo modo la Suprema Corte - sentenza 35737 - ha bocciato il ricorso della Procura di Campobasso che si era opposta al riconoscimento della lieve entita' accordato a Domenicantonio R. che, nell'agosto 2001, aveva ceduto 1 grammo di hashish ad un minorenne.
Gia' il Tribunale del capoluogo molisano, nel 2006, aveva concesso le attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante al pusher condannato ad 1 anno e 5 mesi di reclusione oltre ad una multa di 4.500 euro.
 In appello, la Corte di Campobasso (luglio 2009) dichiarava la prescrizione del reato visto che era gia' stata concessa l' attenuante prevista per i casi di lieve entita'. Contro il verdetto tollerante, la Procura ha fatto ricorso in Cassazione chiedendo d tenere nel dovuto conto che lo stupefacente era stato venduto ad un minorenne e che quindi la condotta non poteva essere equiparata alla "minima offensivita'".
Le sezioni unite hanno bocciato il ricorso della Procura di Campobasso e, risolvendo il contrasto giurisprudenziale esistente in materia, hanno evidenziato che "l'aggravante di cessione di sostanza stupefacente a soggetto minore di eta' puo' essere compatibile con l'attenuante del fatto di lieve entita'".Ovviamente, precisano gli 'ermellini', bisognera' guardare "caso per caso", ma quando la quantita' di droga ceduta al minore e' di "modesta consistenza" e' legittimo riconoscere l'attenuante della lieve entita'.

La decisione della Cassazione a sezioni unite di applicare l'attenuante della lieve entita' a chi vende droga in piccole quantita' ad un minorenne non piace granche' a Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alla Famiglia: "si questo tema - afferma all'Adnkronos - c'era un conflitto giurisprudenziale che le sezioni unite hanno ritenuto di risolvere in tale maniera. A mio avviso era piu' condivisibile l'orientamento che, per fatti del genere, dava piu' peso all'aggravante rispetto all' attenuante".
Giovanardi poi pone l'attenzione anche sul fatto che, nel caso in questione, il reato si e' prescritto per cui l'imputato, pur avendo venduto droga ad un minorenne alla fine non paghera' nulla. Da qui il suo appello: "i giudici valutino i fatti in se' ma tengano anche conto della volonta' del legislatore di punire reati di questo tipo e quindi evitino di fare cadere in prescrizione reati di questa portata".
 
 
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