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 ITALIA - ITALIA - Detenuto tossicodipendente si suicida in carcere
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Notizia 
7 dicembre 2012 19:44
 
Un detenuto di 48 anni, Angelo Aragosa, campano, tossicodipendente, malato, con difficoltà a camminare, è morto suicidandosi impiccandosi nella sua cella nel carcere di Ariano Irpino. Un'altra morte di carcere, resa ancora più drammatica dall'allarme dato dalla moglie mesi fa: "Sta per morire ma la la disperazione lo sta portando ad affrettare la propria morte, ha deciso di suicidarsi".
L'uomo, tossicodipendente, era detenuto per reati di droga, marijuana, 5 anni, fine pena agosto 2017. A settembre Angelo era nel carcere di santa Maria Capua a Vetere e la moglie ha scritto all'associazione Detenuto Ignoto, sottolineando le gravi condizioni di salute del marito e il suo proposito di suicidarsi.
Angelo, infatti, aveva diverse patologie, stava su una sedia rotelle, aveva una protesi all'anca e difficoltà a camminare, e non gli davano le stampelle - denunciava la moglie - ma soprattutto non ce la faceva più: "Vuole suicidarsi".
"Ora occorre fare subito chiarezza", sottolinea Irene Testa segretaria dell'Associazione Radicale Il Detenuto Ignoto, spiegando:"Lo scorso 21 settembre ho ricevuto una telefonata e mail della moglie del detenuto Angelo Aragosa che ravvisava il rischio di suicidio di suo marito nonchè la mancanza di cure adeguate per patologie gravi di cui era affetto il congiunto". E "immediatamente avevo segnalato il caso al presidente campano dell'Associazione Antigone Mario Barone affinchè verificasse quanto segnalatomi. La risposta ricevuta da fonti interne al carcere era stata rassicurante e si diceva che il detenuto non aveva mai mostrato intenzioni suicide".

 
 
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