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Danimarca. L'arte dell'eroina
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Notizia 
5 luglio 2002 16:29
 
Siringhe riempite di eroina: questa la provocatoria opera esposta in una galleria da un artista noto per le sue provocazioni, che auspica con questo gesto di essere arrestato come atto di protesta contro "l'inefficacia della lotta agli stupefacenti" condotta dalla polizia danese.
L'artista e' Marco Evaristti, che ha montato al Museo di Vejle, nella parte occidentale del Paese, una installazione composta da 250 siringhe mono-uso riempite di un fluido bianco che, secondo l'autore, contiene un miscuglio di eroina, panna e veleno per scarafaggi. L'opera e' collocata all'interno di una ciotola di ferro coperta da un vetro. Quest'ultimo -ha precisato l'artista- serve a proteggere il contenuto dai bambini.
Evaristti ha dichiarato ad un quotidiano locale di aver acquistato 96 grammi di eroina per realizzare il progetto, e ha sfidato la polizia ad arrestarlo per questo. L'obiettivo e' compiere un atto di denuncia contro quella che definisce l'inefficacia della lotta agli stupefacenti. La sfida pero' probabilmente non sara' raccolta: recentemente la polizia ha perquisito la casa dell'artista a Copenaghen, e ha espresso forti dubbi sull'attendibilita' delle sua auto-denuncia per possesso di droga.
L'artista si era' gia' segnalato all'attenzione della cronaca con una installazione in cui presentava diversi frullatori, nei quali erano contenuti pesciolini rossi vivi. Al pubblico era offerta la possibilita' di azionare gli apparecchi, per fare una "zuppa di pesce". Le polemiche non erano mancate, anche in quell'occasione.
 
 
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