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 ITALIA - ITALIA - Cucchi. Perizia parte civile: morto a causa del pestaggio
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10 aprile 2010 16:55
 
  ''La frattura lombare L3, oggettivamente di tipo acuto, ha determinato un impegno a livello nervoso-midollare avviandola catena di eventi che ha portato alla morte''. Cosi' il professor Vittorio Fineschi, dell'universita' di Foggia, ha illustrato, insieme con gli altri componenti del pool di periti di parte, Giuseppe Guglielmi e Cristoforo Pomara, gli esiti della perizia di parte civile chiesta dalla famiglia di Stefano Cucchi per indagare sulle cause della morte del geometra romano. La perizia e' stata presentata questa mattina alla Camera dei Deputati dai tre medici alla presenza della sorella di Stefano, Ilaria, del presidente di 'A buon diritto', Luigi Manconi, dell'avvocato dei Cucchi, Fabio Anselmo, e di diversi parlamentari, tra cui Rita Bernardini, Guido Melis e Melania Rizzoli. I tre periti hanno ripercorso le vicende di Stefano Cucchi sulla base, hanno spiegato, di un approfondito studio del materiale radiologico, tac e risonanza magnetica. Dalle risultanze dell'autopsia emerge concordemente ''un grave quadro da traumi contusivi chiusi'' al volto, all'addome e alla colonna, come hanno spiegato gli esperti. In particolare ''la frattura alla terza vertebra lombare risulta recentissima, come prova - ha spiegato uno dei medici - l'assenza di callo osseo''. Nel caso di Cucchi, si legge nella sintesi della perizia, il trauma lombare ''esercita un significativo effetto sulla funzione nervosa vagale che si estrinseca in maniera subdola a seguito del danno traumatico. E' infatti dimostrato - prosegue il testo - che i pazienti con lesioni midollari che interessano le prime vertebre lombari presentano un alto rischio di disfunzione cardiaca''. Cucchi, all'accesso il 17 ottobre all'ospedale Pertini, presentava un battito cardiaco di 49 battiti al minuto, a fronte di un battito normale di 60-90 battiti al minuto.

 ''In una prima fase delle indagini furono individuati degli atti di violenza su Cucchi e dei presunti responsabili, ai quali sono stati inviati degli avvisi di garanzia. Poi la disinformazione ha circoscritto e allontanato il momento in cui quel ragazzo ha subito violenza concentrandosi sul Pertini''. Lo ha detto il presidente di 'A buon diritto', Luigi Manconi, portavoce del 'Comitato per la verita' su Stefano Cucchi' nel corso della presentazione, alla Camera dei Deputati, della perizia di parte sulla morte del geometra romano eseguita da un collegio di esperti indicato dalla famiglia. ''Vogliamo indicare la stretta correlazione tra i fatti traumatici e l'agonia di Stefano''.
 
 
"Ringrazio i pubblici ministeri per il loro impegno e il loro lavoro per accertare la verita' sulla morte di Stefano Cucchi. Non e' facile avere pubblici ministeri che abbiano questa sensibilita'". Lo ha detto l'avvocato Fabio Anselmo legale della famiglia di Stefano Cucchi. Guglielmi su incarico della famiglia che spiega la dinamica delle lesioni, dell'agonia e della morte di Stefano Cucchi. "La logica non consente deviazioni, Stefano prima faceva la sua vita, aveva la macchina e il lavoro, Stefano era sano. A un certo punto subisce dei traumi, sta male va in ospedale, viene ricoverato e poi muore. Come si possono scindere questi momenti; non e' possibile se non violentando la realta' dei fatti. Non c'e' bisogno di essere professori di medicina legale". "La Procura di Roma si e' mossa perfettamente, abbiamo un omicidio preterintenzionale sul quale si innesta un omicidio colposo. Non e' una condanna ma l'ipotesi che per me meglio si confa' e sara' oggetto di dibattito processuale". 
 
''Quello che fa piu' male oggi e' apprendere ulteriormente quanto Stefano debba aver sofferto, quanto siano stati difficili i suoi ultimi giorni e quanto sia stato abbandonato. Ma soprattutto, e questo lo dico con grande dolore, che Stefano e' morto pensando che noi lo avevamo abbandonato''. Lo ha detto Ilaria, la sorella di Stefano Cucchi. ''Ho fiducia nei nostri consulenti - ha aggiunto la giovane - sono medici di fama internazionale. Sapevamo fin dal primo istante che Stefano non si e' spento come volevano farci credere e ci e' stato confermato dai nostri medici. Questo ci da grande forza e sicurezza per andare avanti e rendergli giustizia''. Alla domanda di un cronista che le chiedeva se ci fosse qualcosa che non la convince nella perizia della procura presentata nei giorni scorsi, Ilaria Cucchi ha risposto: ''noi andiamo avanti con le nostre perizie. Cio' che ci e' stato detto dai nostri consulenti mi sembrano verita' incontestabili dal punto di vista scientifico''.
 
 
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