La commissione stupefacenti dell'Onu ha adottato oggi a Vienna una risoluzione presentata da Messico, Brasile e Cosa Rica sulla necessita' di incorporare la prospettiva di genere nelle politiche e nei programmi relazionati con le droghe. Lo fa sapere la Segreteria per le relazioni esterne (SRE). Nel suo bollettino, l'agenzia “tra 59 periodi ordinari di sessioni, ne dedica uno che coinvolge la materia in modo trasversale”. Secondo la SRE, la risoluzione prende in considerazione il fatto che le politiche ed i programmi tengano nel dovuto conto le specifiche necessita' delle donne e delle bambine, e sia considerata la prospettiva di genere in tutte le iniziative in cui si affrontano i problemi mondiali delle droghe. Devono essere considerati mezzi adeguati in ambito giudiziale, come le alternative alla carcerazione per le donne incinte e per quelle che sono a capo di una famiglia e responsabili della cura di bambini, adulti maggiorenni o persone con disabilita'. Il testo evidenzia l'importanza di fornire servizi sanitari progettati specificatamente per far fronte alle necessita' delle donne e delle bambine, inclusi servizi di trattamento e attenzione per i problemi causati dal consumo di droghe. Nel contempo, ascrive queste iniziative per poter far fronte al problema mondiale delle droghe nel contesto piu' ampio dei compromessi adottati dalla comunita' internazionale nell'agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile.
Per la sua adozione, la risoluzione ha contato sul co-patrocinio di Argentina, Australia, Austria, Bulgaria, Colombia, Equador, El Salvador, Usa, Filippine, Finlandia, Guatemala, Grecia, Liechtenstein, Norvegia, Peru', Sudafrica, Svezia e Uruguay.
La commissione stupefacenti e' l'organo delle Nazioni Unite incaricato di supervisionare l'applicazione dei trattati di revisione internazionale sulle droghe. E' composto da 53 Stati membri eletti dal Consiglio economico e Sociale per un periodo di quattro anni.