Ancora estradizioni per narcotraffico verso gli Usa. Le ultime realizzate sono quelle di otto colombiani, accusati di aver posseduto, importato e distribuito cocaina ed eroina, come pure di riciclaggio di denaro. Accompagnati da agenti federali americani hanno lasciato Bogota' ieri con un volo speciale.
Ma le estradizioni politicamente piu' impegnative sono quelle che pendono sulla testa dei due leader dei gruppi armati illegali colombiani, delle Farc e Auc. Entrambi richiesti dalla giustizia Usa per narcotraffico.
Dopo che a novembre la Corte Suprema aveva dato il via libera per l'estradizione di Simon Trinidad e Salvatore Mancuso, rispettivamente capi delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) e dei paramilitari delle Autodifese Unite della Colombia (Auc), il presidente Alvaro Uribe ha dettato due ultimatum. A Mancuso ha chiesto di rispettare l'agenda dei negoziati di pace: smobilitare e disarmare tutte le fazioni armate -in totale circa 20.000 combattenti- e abbandonare ogni attivita' illecita, in testa il narcotraffico. Entro la fine dell'anno in particolare la prima scadenza: disarmo per 3.000 paras.
A Simon Trinidad, Juvenal Ricardo Palmera, Uribe ha chiesto di liberare entro il 30 dicembre 63 persone -59 cittadini colombiani, 3 nordamericani e 1 tedesco- tutti sequestrati e ostaggi in mano della guerriglia. Trinidad e' in un carcere di massima sicurezza, dopo essere stato catturato lo scorso 31 dicembre in Ecuador.