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Colombia. Coltivazioni illegali e danni ambientali
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Notizia 
19 giugno 2002 20:30
 
In Colombia i narcotrafficanti hanno deforestato 1,3 milioni di ettari negli ultimi 10 anni, e solo nel 2001 hanno sparso nell'ambiente 40 mila tonnellate metriche di residui chimici, soprattutto gasolina e solventi. Solo per avere un termine di raffronto, questi residui sono superiori a quelli vengono liberati durante l'arco di un anno da tutte le industrie in citta' come Los Angeles o New York. Le discariche hanno modificato l'equilibrio chimico, rendendo molto fragile il sistema idrogeologico. In un fiume colombiano la pesca quotidiana e' calata da 660 a 100 libbre. Viene calcolato che l'anno scorso i coltivatori di coca hanno utilizzato piu' di 12.500 tonnellate metriche di pesticidi, erbicidi, concimi e altri prodotti chimici. I cocaleros, inoltre, usano una varieta' di sostanze altamente tossiche, molte di queste proibite o con un uso molto limitato negli Usa.
Queste informazioni sono state rese note da Jolathal Jacoison, consulente indipendente per le sostanze chimiche della Sezione Antinarcotici degli Usa. Questo studio sull'impatto ambientale delle coltivazioni di coca e la produzione di cocaina, sottolinea l'effetto devastante sull'ambiente ad opera del narcotraffico. La deforestazione riduce la biodiversita', oltre a distruggere uno tra gli ecosistemi piu' ricchi del mondo.
 
 
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