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 ITALIA - ITALIA - Carceri fatiscenti. Ex-ministro Giustizia: va analizzata popolazione e tossicodipendenti
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Notizia 
10 gennaio 2013 13:44
 
"Per affrontare seriamente il problema carceri, l'analisi vera deve essere condotta sulla popolazione detenuta: su quella italiana, su quella straniera, su quella tossicodipendente indipendentemente dalla sua origine. Se non si riesce a fare questa analisi compiuta delle diverse categorie di detenuti, sara' davvero difficile mettersi a tavolino e affrontare il problema". E' quel che sostiene Francesco Nitto Palma, ex ministro della Giustizia nel governo Berlusconi, intervenendo alla trasmissione Rai 'Radio anch'io'.
"Il piano carceri non e' andato in porto - ricorda Palma - La questione e' estremamente complessa, anche perche' si scontrano tesi di assoluta morbidezza con tesi di rigore assoluto e non ci si sofferma a ragionare su cosa il carcere deve rappresentare nella risposta punitiva dello Stato. Ogni pena irrogata da una sentenza di condanna deve trovare necessariamente la sua espiazione all'interno del carcere? - si chiede - Se cosi' fosse e adesso e' senz'altro cosi', allora non vi e' assolutamente la possibilita' di risolvere il problema, perche' non si puo' continuare a costruire carceri in ragione dell'evolversi del numero quantitativamente sempre piu' amplificato di detenuti".
Palma premette che "il Pdl ha una sua vocazione garantista e molto attenta ai temi della giustizia. La situazione attuale non e' tollerabile e non puo' essere piu' tollerata. Bisogna intervenire.
Come? Ad esempio - propone - vendendo il carcere romano di 'Regina Coeli': con i soldi ricavati dalla vendita, pari a quasi un miliardo di euro si potrebbe, ragionando per ipotesi, costruire una ventina di strutture carcerarie 'aperte' a bassa sicurezza dove allocare i detenuti non pericolosi".
 
 
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