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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica, in Puglia proposta convenzione per il 'made in Italy'
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22 aprile 2010 9:18
 
Il 20 aprile una delegazione dell'associazione radicale Coscioni composta da Andrea Trisciuoglio, Giuseppe Simone e Nicola Scistri ha incontrato il Dirigente Assistenza Farmaceutica della Regione Puglia, Leoci, al fine di prospettare una convenzione tra Regione e Centro di Canapicoltura dell'Ente CRA (Consiglio di Ricerca per la Sperimentazione in Agricoltura) sez. di Rovigo. La convenzione dovrebbe di incrementare le metodologie di ricerca sulla cannabis terapeutica "made in Italy". In tal modo, come si legge nella nota dell’associazione Luca Coscioni, si potrebbe evitare la fuga di cervelli dall'Italia inserendo nel settore giovani ricercatori. L'eventuale convenzione rappresenterebbe il primo caso in Italia e costituirebbe un precedente molto importante. Come spiega all’Attacco Andrea Trisciuoglio: “L’unico approvvigionamento per malati terminali o per malati di sclerosi multipla come me proviene dal Ministero che a sua volta deve chiedere il farmaco a governi stranieri. All’Olanda e al Canada. Questi farmaci non provengono mai dall’Italia, pur avendo noi un centro di eccellenza a Rovigo. I cannabinoidi arrivano, ma con una lunghissima trafila burocratica”. Sino allo scorso 9 febbraio i malati pugliesi dovevano pagare il farmaco ad un prezzo medio di 7,25 euro al grammo, per una spesa che si aggirava attorno ai 140 euro al mese. Da febbraio, la Regione si è sobbarcata, come dice Trisciuoglio, il costo dei cannabinoidi, che sono quindi pagati dalle Asl. La somministrazione viene dispensata in Ospedale in day hospital. Con l’incontro di martedi', come rileva Trisciuoglio, ancora una volta la Regione Puglia ha dimostrato grande attenzione verso tutti quei pazienti affetti da varie patologie che potrebbero trovare benefici dai prodotti a base di cannabis. In precedenti incontri con i vertici della Regione, l’associazione Luca Coscioni invocò e ottenne un “piano d’azione” che portasse all’approvazione del testo di delibera per la fruibilità dei cannabinoidi (del. 308 del 9.2.2010). Tutto ciò concorrerebbe ad evitare il ricorso ai mercati illegali e l’approvvigionamento dai Paesi Esteri.
L'art. 26 della 309/90 è quello che crea il problema della produzione ai fini di commercio ma lascia però aperta la possibilità di fare ricerca con i derivati della cannabis. La convenzione tra l’Ente CRA e la Regione Puglia farebbe da apripista ad una successiva convenzione con un ospedale o con farmacie comunali o con chi sia poi in grado di gestire uno studio per la valutazione sullo stadio di malattia di un campione di pazienti. La fase di osservazione potrebbe durare 2 o 3 anni.
 
 
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