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Brasile. Rio de Janeiro: i giovani e il narcotraffico, uno su quattro
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Notizia 
24 giugno 2002 21:02
 
Uno ogni quattro giovani (tra i 10 e i 19 anni) che abitano nelle favelas di Rio de Janeiro fanno parte, in qualche modo, del traffico di stupefacenti. Questa e' la drammatica cifra risultata dallo studio fatto da Ziliah Viera Meirelles, assistente sociale del Nucleo di Studi della Salute degli Adolescenti (Nesa) dell'Universita' dello Stato di Rio e ricercatrice della Scuola Nazionale di Salute Pubblica della Fondazione Oswaldo Cruz.
Il 7% di questi sono "impiegati fissi", gli altri invece ricevono tariffe piu' basse dai trafficanti. Gli "impiegati fissi", come qualsiasi altro lavoratore, ricevono non solo lo stipendio regolarmente, ma anche l'assistenza medica e, in caso di morte, hanno garantito anche il funerale.
Purtroppo non e' possibile riportare le percentuali in numeri assoluti. Secondo L'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (Ibge), a Rio circa un milione di persone abita nelle favelas, ma e' impossibile dire quanti hanno un'eta' compresa tra i 10 e i 19 anni.
Marcio Mothé, giudice del Tribunale per i minorenni, ricorda che dieci anni fa tra i ragazzi che arrivavano da lui, il 70% aveva commesso reati contro il patrimonio e solo il 20% per fatti legati allo spaccio. Attualmente la proporzione si e' ribaltata: "oggi il 70% dei giovani giudicati da noi, e' coinvolto nel traffico di droghe. Un fenomeno tipico di Rio de Janeiro che non avviene a San Paolo", secondo Mothé.
 
 
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