Per il presidente Fernando Henrique Cardoso presentare i risultati del primo censimento nazionale sul consumo di droghe e' stata l'occasione per ribadire una politica dura nei confronti della criminalita': dal narcotraffico ai piccoli delitti. "Dobbiamo ricordarci che dobbiamo avere tolleranza zero nei confronti delle trasgressioni. Perche' quando si comincia ad accettare qualcosa, poi diventa piu' difficile. E' una questione di valori. Noi qui non abbiamo a che fare con dei numeri, ma con dei valori. E dal punto di vista dei valori, non si puo' accettare nessuno, molto meno dell'1%", ha detto Cardoso.
Il presidente ha poi aggiunto: "dobbiamo credere nella democrazia e, pertanto, nello Stato di diritto. E non esiste uno Stato di diritto quando quotidianamente esiste la disobbedienza della legge. Sia per i casi piu' gravi, che per quelli che ci sembrano meno gravi, in realta' stiamo corrodendo i valori fondamentali della cittadinanza. Stiamo arrivando ad un punto in cui si confonde la liberta' con la mancanza di responsabilita'".
L'1%, ovvero 470 mila persone, fa infatti uso continuativo di marijuana. Ma il censimento sul consumo delle droghe includeva anche quelle legali come alcool, il tabacco, gli stimolatori di appetito, i barbiturici, gli stimolanti. Secondo la ricerca, tra le droghe consumate almeno una volta dai 10 mila intervistati, al primo posto appare l'alcol (68,7%), seguito dal tabacco (41,1%), al terzo posto la marijuana (6,9%), e infine la cocaina (2,3%). Negli Usa la percentuale riferita alla marijuana sale al 34,2%, in Inghilterra al 25% e in Cile al 16,6%.