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Brasile. La famiglia del giornalista assassinato e’ per la legalizzazione delle droghe
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8 luglio 2002 18:19
 

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Ieri si sono tenuti i funerali di Tim Lopes, il giornalista di Tv Globo assassinato i primi di giugno dai narcotrafficanti nella favela carioca di Villa Cruzeiro perche' stava realizzando un reportage sui balli funk organizzati dai narcos. L'avocato Andre' Martins, portavoce della famiglia del giornalista ha auspicato la depenalizzazione della vendita della droga cosi' da far diminuire la violenza urbana. Per Martins, "la grande sfida della famiglia" di Lopes e' quella di portare il Paese a riflettere sul traffico delle armi e sulla violenza generata dal narcotraffico.
"Le armi esistono solo perche' esiste un traffico di droghe illegali", ha precisato l'avvocato. "Se voi decriminalizzate il traffico della droga, cosa proteggeranno le armi? Fino a che ci sara' il mercato e la domanda, ci sara' qualcuno che la vendera'. Fino a che sara' proibito, ci sara' bisogno di armi per proteggere questo commercio e per uccidere chi non ha nulla a che vedere con cio'".

 
 
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