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 MESSICO - MESSICO - Bicentenario indipendenza, festa sotto la minaccia dei narcos
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Notizia 
16 settembre 2010 11:24
 
  Il Messico festeggia il suo bicentenario. E lo fa con musica, balli, fuochi d'artificio, carri allegorici.
Con milioni di persone in strada fino a notte fonda, tornando a far parlare di s‚ non solo per la guerra dei narcos.
"Viva Mexico!", il grido rivoluzionario, risuona per le vie di Città del Messico, dove centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ai festeggiamenti. Il Presidente, Felipe Calderon, affacciato dal balcone del Palacio Nacional sullo Zócalo, la piazza della Costituzione, ha suonato la campana originale dell'indipendenza, quella della parrocchia locale con cui padre Miguel Hidalgo convocó la popolazione, e ha lanciato, come fece il rivoluzionario e religioso messicano, 'El Grito', la chiamata alla armi contro gli spagnoli che rappresenta l'inizio della guerra d'indipendenza messicana (1810-1821).
Una festa da 40 milioni di dollari, che ha fatto storcere il naso a qualcuno. "Al prezzo di un aereo da guerra, si puó celebrare il compleanno di una nazione" si è difeso il veneziano Marco Balich, direttore artistico delle celebrazioni, già responsabile delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali di Torino, nel 2006. "E' come mettere insieme, nello stesso giorno, un carnevale di Rio, una cerimonia inaugurale olimpica e Woodstock" ha aggiunto Balich, per spiegare i festeggiamenti per il 200esimo anniversario dell'indipendenza del Messico. Un compleanno celebrato in tutto il Paese, o quasi. Perch‚ la guerra tra i narcos e contro i narcos va avanti.
 
 
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