testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Antidroga. Controlli in fogne e scuole di otto cittta'
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
19 aprile 2010 19:09
 
Il quotidiano "La Stampa" di oggi, cronaca di Torino, riporta la seguente notizia, col titolo "INIZIATIVA PILOTA DELLA SMAT IN CITTÀ".
Se vogliamo, è l’evoluzione delle analisi finora condotte autonomamente da Smat - la Società Metropolitana Acque Potabili - ma con un taglio nuovo: senza precedenti in Italia. Obiettivo: monitorare il consumo delle droghe non solo nella popolazione in generale ma nello specifico in quella scolastica, partendo dalla coda. Cioè dalle tracce di stupefacenti che, tramite le urine, finiscono negli scarichi fognari della città.
Droga e scuole: di primo e secondo grado. Consumo e spaccio. Torino è stata individuata dal Dipartimento delle politiche anti-droga, in capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri, come una delle otto città in cui varare la sperimentazione. Le altre sono Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. La lettera con la richiesta di adesione, arrivata nei giorni scorsi a Smat, è già stata girata al sindaco Sergio Chiamparino.
In sintesi, si tratta di circostanziare le analisi periodicamente condotte da Smat sul consumo di cocaina sotto la Mole e nei Comuni limitrofi - campionando e analizzando i residui che confluiscono nelle vasche del depuratore Po-Sangone a Castiglione Torinese - puntando sull’universo scolastico.
Come? A Torino, analogamente alle altre città inserite nel protocollo d’intesa, verrà individuata una scuola campione: a quanto pare la selezione, rigorosamente top-secret per non compromettere il risultato del test, è già in corso. A quel punto i tecnici di Smat preleveranno campioni dagli scarichi fognari immediatamente a valle dell’istituto prescelto e li gireranno al laboratorio dell’Istituto di ricerca «Mario Negri» con sede a Milano: qui verranno portate a termine le analisi chimiche dei residui prelevati. Cocaina ma non solo: in questo caso lo spettro delle sostanze intercettate si prospetta più ampio.
Le campionature dureranno una settimana, e vanno lette nell’ottica di una «strategia di prevenzione primaria» per contrastare il consumo ma anche lo spaccio delle droghe: due facce della stessa medaglia. In prospettiva l’esperimento verrà ripetuto in altri istituti, traducendosi in un inedito censimento dei plessi scolastici più a rischio.
E poi? Bocche cucite da Roma a Torino, e viceversa, ma va da sé che - una volta dimensionato il fenomeno - i risultati saranno girati alle forze dell’ordine per le contromisure necessarie. Non è un caso se le indagini che Smat ha condotto nel recente passato, ma a 360 gradi, avevano già riscosso l’interesse della Prefettura. In questo senso, la nuova sperimentazione rappresenta un salto di qualità basato su un’idea originale: tenere sotto controllo la filiera del consumo, e dello spaccio, risalendola a ritroso; dagli scarichi fognari ai servizi igienici delle scuole monitorate. A quel punto il passo per zoomare sulle classi e nei corridoi sarà breve.
Nessun dubbio che il problema esista, tra i banchi e non solo. Lo dicono i risultati dell’ultima analisi condotta da Smat con riferimento alla sola cocaina. La buona notizia è che il depuratore Po-Sangone ha uno stomaco così robusto da digerire praticamente tutto: compresa la «neve», espulsa dal corpo umano dopo l’assunzione e riversata nelle acque reflue raccolte dalle fognature. Quella cattiva è che nel 2009 il consumo non solo si è mantenuto ai livelli del 2008, ma ha registrato un lieve aumento: il picco è salito a oltre 12 mila dosi al giorno contro le 11.300 del 2008. La dimostrazione di un mercato che purtroppo non conosce crisi.
(Alessandro Mondo)
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS