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 ITALIA - ITALIA - 30% detenuti consuma droghe
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Notizia 
14 ottobre 2010 19:56
 
In Italia il 30% circa degli oltre 60 mila detenuti sono consumatori di sostanze, e di questi 18 mila, l'80%, sono affetti da epatite C e il 25% sono hiv positivi. Ma pochi di loro sanno di essere malati e fra coloro che ne sono consapevoli pochissimi sono in grado di accedere alle cure. Con pericoli anche per la collettivita'. L'allarme e' emerso a Riva del Garda, nel corso del quarto congresso di Federserd, la federazione degli operatori dei Servizi pubblici per le dipendenze.
La cura delle patologie nei tossicodipendenti detenuti diventa percio' una priorita'. 'Oggi malattie come l'epatite C e l'hiv possono essere curate con successo anche nei tossicodipendenti - ha spiegato Felice Nava, direttore del comitato scientifico di Federserd - ma sono ancora pochi i pazienti che ricevono le cure piu' appropriate. Bisogna superare percio' molti ostacoli, fra i quali forse il piu' forte e' lo stigma che fa credere che chi consuma droghe, e per giunta e' in carcere, non meriti di essere curato'.
Curare pero' non basta, bisogna anche pensare alla riabilitazione dei detenuti consumatori di sostanze. 'I programmi alternativi sono uno strumento efficace per il reinserimento sociale - ha detto Sonia Calzavara, psicopedagogista dell'Unita' Funzionale del Carcere di Padova - ma devono essere potenziati. Numerose evidenze dimostrano che chi ha usufruito di misure alternative ha una minore recidiva sia nell'uso di sostanze che nel commettere un nuovo crimine'.
 
 
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