all'uscita di un locale, un carabiniere mi si presenta davanti chiedendomi un documento. pensando ad un normale controllo, gli do la mia patente e gli chiedo se ci fossero dei problemi avendo da lui risposta negativa. dopo aver scritto le mie generalità mi riconsegnò il documento e mi chiese se avevo bevuto e gli risposi di aver bevuto qualche bicchiere ma che non dovevo guidare e se fosse tutto apposto. mi disse di si, che potevo andare. preciso che ero in compagnia della mia fidanzata e di una decina di amici. dopo una settimana sono stato contattato telefonicamente dalla stazione dei carabinieri del mio paese che mi notificava un verbale di manifesta ubriachezza e il conseguente pagamento di euro 102. la domanda che vorrei farvi è se il carabiniere non dovesse informarmi del provvedimento che intendeva prendere e se ci siano degli estremi per presentare ricorso visto che non mi sento colpevole della violazione contestatami.
se il ricorso è possibile, vi prego di indicarmi il modo.
ringraziandovi anticipatamente, vi porgo distinti saluti
Andrea, da Fontaniva (PD)

Risposta:
la questione che lei pone non consiste tanto nella circostanza che il carabiniere non l'abbia informata delle proprie intenzioni (che è scelta opinabile, ma ammissibile), quanto, piuttosto, la circostanza che ella sia stato sanzionato in via amministrativa.
Verifichi se in calce al verbale vi sia l'indicazione della facoltà di impugnarlo e le consiglio di recarsi personalmente dal Giudice di Pace del luogo di residenza ad esporre il suo caso e chiedere il suo intervento.
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina, legale: clicca qui