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Pignoramento e vendita di beni a persone dipendenti da droghe
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Lettera 
19 febbraio 2009 0:00
 
Ho avuto problemi di dipendenza dalla cocaina e dall'alcol. L'allora Banco di Napoli,per recuperare un mio debito dipendente anche dalla dipendenza,ha pignorato e poi venduto un bene di mia proprietà. Durante tutta la vicenda non ho esercitato i mie diritti a causa della dipendenza,pertanto la Banca e il sodalizio sociale (quote di un SRL i cui registri sono finiti per caso in banca)ad un prezzo ridicolo. Amen. Il banco di Napoli ha ceduto la residua parte del debito alla sga, e quindi sono debitore al momento per una cifra per me assurdo come del resto eventuali proposizioni di chiusura concordata, pagando un tanto.
Come è possibile che per i delitti penali c'è il riconoscimento dello stato fisico e psichico, mentre nella mia questione non ho potuto "godere" di attenuanti dovuti alla stato di dipendenza
Antonio, da Nova Siri Scalo (MT)

Risposta:
il tutto si spiega principalmente nel fatto che il processo civile si muove ad impulso delle parti, diversamente dal processo penale, dove esiste una parte pubblica il P.M. che ha (o quantomeno dovrebbe avere quale parte pubblica) l'obbligo di agire anche nell'interesse della giustizia.
Ergo, i suoi creditori si sono azionati per ottenere quanto reputavano vantare nei suoi confronti.
Essi non avevano il dovere di segnalare la sua condizione di tossicomania, che avrebbe potuto incidere sulla capacità processuale.
In assenza di palesi segnalazioni sulla sua incapacità a partecipare al processo, il giudice civile non ha preso provvedimenti.
Certifichi, comunque, con un legale se, ricostruendo la vicenda processuale, possano essere valutate situazioni di illegittimità.
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina, legale: clicca qui
 
 
 
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