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Ing in Olanda e finanziamenti ai coffeeshop
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Lettera 
15 gennaio 2009 0:00
 
Gentile Aduc Droghe, per cominciare vi faccio i miei più sinceri complimenti per l'eccellente e lodevole servizio che svolgete, ultimi rimasti, purtroppo, dopo che Fuoriluogo ed Antiproibizionisti hanno concluso la loro esperienza. Vi scrivo in merito ad una notizia da voi segnalata a proposito dell'interruzione del gruppo bancario ING in Olanda di rapporti con i coffeeshop: "Dopo alcuni politici e amministratori locali, in Olanda anche le banche hanno dichiarato guerra ai coffee shop. Postbank, un istituto di credito del gruppo Ing, ha annunciato di non volere piu' come clienti i proprietari dei bar dove si puo' liberamente fumare droghe leggere. La motivazione, spiega il quotidiano olandese De Telegraaf, e' quella che il commercio di cannabis non rientra nella politica della banca. 'Non vogliamo in alcun modo facilitare queste attivita' accordando ai gestori e ai proprietari un conto in banca', ha spiegato il portavoce di Postbank. Secondo quanto riferisce il De Telegraaf neppure le prostitute o i detentori di attivita' legate al sesso potranno continuare ad avere un conto alla Postbank, se non proveranno di avere una regolare licenza." Mi scuserete per la non proprio "sollecita" segnalazione (non capisco come mi fosse sfuggito.. eppure vi seguo quotidianamente!) ma volevo appunto indicarvi che le parole del portavoce di Postbank sono l'ennesima ipocrita presa di distanza, giacchè le banche, tutte, hanno quasi sempre rifiutato conti ai gestori di coffeeshop (quindi semmai Postbank dovrebbe spiegare perchè questo "strano" cambio di rotta avvenga ora..) non certo per ragioni etiche, come vorrebbero subdolamente far credere. La ragione sono gli innumerevoli controlli che la polizia regolarmente svolge ed ha svolto presso gli istituti di credito che accordavano conti correnti a queste attività commerciali, controlli, che in seguito al "nuovo corso" che il governo sta cercando di imporre, si sono fatti molto più stretti e solleciti. Vi parlo con cognizione di causa, perchè lavoro in un coffeeshop e sono costretto a percepire, per tale ragione, il mio stipendio in contanti. Se aveste bisogno di notizie, aggiornamenti o quant'altro possa riguardare le politiche sulle droghe di Amsterdam (della quale mi sono tra l'altro interessato per la mia tesi di laurea, alcuni anni or sono) non esitate a contattarmi e sarò ben lieto di poter dare il mio contributo (mi piacerebbe anche, viceversa, potervi segnalare o magari scrivere qualcosa per il vostro sito). Un in bocca al lupo antiproibizionista

Risposta:
La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che pubblichiamo.
 
 
 
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