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Fermo stradale e drug test
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Lettera 
24 marzo 2009 0:00
 
Buongiorno,
avrei una questione in merito al comportamento da tenere in caso di fermo da parte delle forze dell'ordine mentre sono alla guida.
Premetto che mi è stata ritirata la patente in precedenza a seguito di accertamenti sul consumo di stupefacenti al quale sono risultato positivo all'uso di cannabinoidi. In tale occasione mi è stato richiesto il test delle urine svoltosi, la sera del fermo, presso un istituto ospedaliero al quale mi ha condotto la Polizia Stradale.
Sono successivamente riuscito a riavere la patente seguendo il convenzionale iter che prevede la legge facendo ripetere periodicamente l'esame del capello per la verifica da parte della medicina legale dell'assenza di uso di tali sostanze per un periodo prolungato.
Ora sulla mia patente è presente l'articolo 187 del C.d.S, che sicuramente indurrà le forze dell'ordine a richiedermi test di verifica in caso di controllo mentre sono alla guida.
Vista la poca chiarezza sulla tipologia dei test ai quali un guidatore può essere sottoposto, vorrei capire se, nel caso mi venga richiesto quello delle urine, sia possibile rifiutarlo e chiedere il test del tampone (sudore o saliva) che risulta sicuramente più attendibile.
Non avendo completamente eliminato il consumo di cannabis, il test delle urine potrebbe rilevarne la presenza anche se il consumo è avvenuto diversi giorni prima.
Ringraziandovi anticipatamente,
colgo l'occasione per congratularmi dell'utile servizio che offrite.
Cordiali saluti
Antonio, da Milano (MI)

Risposta:
no, lei deve sottoporsi alle verifiche che verranno stabilite, anche perchè alla luce di una recente sentenza del Tribunale di Imperia l'eventuale controllo con l'esame delle urine, pur rimanendo valido, non ha attendibilità in ordine alla individuazione del tempo di assunzione della droga, ma rimane importante per stabilire se il soggetto faccia uso di stupefacenti.
Nel suo caso -se continua a fare uso di stupefacenti- non puo' pensare di potere impunemente proseguire in questa condotta senza incorrere in conseguenze.
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina, legale: clicca qui
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