Egregio avv. Zaina,
come vede all'oggetto vorrei avere chiarimenti sull'effettivo diritto (o meno) al dissequestro della moto.
Il 23 agosto 2008 mio figlio si è vista sequestrata la sua moto (nuova di 3 giorni) ai sensi dell'art. 186 comma 2, essendo stato fermato con un tasso alcolemico 0,82.
Parallelamente gli è stata sospesa la patente sino al 23 maggio p.v.
Ferma l'attesa del processo penale con la connessa confisca, ora la moto è ferma in garage (sotto la mia responsabilità di custode) e vorremmo poterla utilizzare dal 23 maggio in poi, sino a quando ciò sarà possibile essendo oltretutto nuova).
In linea con i consigli dell'ADUC ed ai sensi dell'art. 19 della legge n.689/1981 mi sono recato tanto nella competente stazione dei Carabinieri, quanto nella Prefettura di Verona, che non hanno nemmeno preso in considerazione la mia istanza (verbale e scritta), nè tantomeno hanno accettato di protocollarla.
Circa l'art. 19 preciso che a suo tempo non avevamo fatto alcuna opposizione al sequestro.
Chiedo quindi il Suo consiglio ed in particolare:
- se il diritto al dissequestro sia tale;
- cosa fare in concreto;
- se la futura confisca sia certa od in qualche
modo evitabile.
RingraziandoLa anticipatamente, cordiali saluti.
Mario, da Arbizzano Di Negrar (VR)

Risposta:
temo di doverla disilludere perchè lo stato di sequestro attuale preludendo alla confisca amministrativa, non può essere sospeso, permettendo un utilizzo temporaneo del mezzo.
Nel suo caso si verte in caso di sequestro obbligatorio a fini di confisca, e, dunque, lei non poteva fruire della restituzione ex co. 2°.
Poteva essere opportuno avanzare un ricorso in opposizione solamente al fine di provocare il decorso dei termini di cui ai commi 1 e 3 dell'art. 19.
Ciò non è avvenuto e, quindi, non vedo, purtroppo, soluzioni in quanto il rigetto del ricorso in opposizione è condizione necessaria perchè il sequestro perda efficacia.
Avv. Zaina