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Bugiardini ed effetti collaterali non dichiarati
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Lettera 
8 dicembre 2008 0:00
 
A febbraio di quest'anno, sono stato sottoposto ad un controllo stradale per un semaforo pasato con il giallo, sono stato invitato in ospedale per un esame di routine e ne sono risultato positivo ai cannabinoidi, il fatto è che non fumo, non bevo e non mi drogo nel modo più assoluto. Ovviamente rimango senza parole e nonostante le mie proteste mi tolgono (ovviamente) la patente. Dopo circa 2 mesi, per puro caso vengo a scoprire che la mia è una falsa positività (tutto documentato) dovuta ad un farmaco salvavita che assumo peraltro ormai da diversi anni. Faccio ricorso e dopo 6 mesi mi ridanno la patente. Nel frattempo, anche in considerazione del luogo dove risiedo, non particolarmente isolato ma privo di servizi pubblici, subisco tutta una serie di danni piuttosto rilevanti (sono tra l'altro capofamiglia di una famiglia numerosa), sul piano famigliare, economico, affettivo (dopo un mese mia moglie si scopre ammalata di tumore e non vi dico che vite per assisterla), sociale, sui quali evito di dilungarmi, in una parola: mi hanno rovinato. Sul bugiardino del farmaco non viene segnalata questa possibilità, per quanto sia assodato e confermato che provoca questo effetto collaterale (addirittura, scopro, in seguito, viene specificato nel protocollo kit dell'esame che è stato usato per l'accertamento), si trova letteratura in internet, su varie recessioni sul farmaco, anche nel sito dell'EMEA, ma sono tutte cose che ho scoperto dopo e per conto mio. Va detto per inciso, che averlo saputo tempestivamente mi avrebbe evitato un inferno dal quale non sono ancora uscito definitivamente (solo l'altro giorno ho avuto l'esito degli esami fatti a medicina legale, nei quali si conferma che non faccio uso di sostanze stupefacenti od altro). Vorrei sapere se può essere legittimo che non venga riportato un simile effetto secondario, e se ho la possibilità di chiedere un risarcimento danni. Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto
Paolo, da Sant'elena (PD)

Risposta:
crediamo che ci siano gli elementi per esigere questo rimborso, ma nel contemo non crediamo sara' semplice. Quantizzi al centesimo e Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
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Ma con la consapevolezza che e' altamente probabile (vista la sua controparte) che dovra' proseguire in giudizio col supporto di un legale.
 
 
 
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