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 ITALIA - ITALIA - Sequestrata ayahuasca, l'allucinogeno degli sciamani
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6 agosto 2010 11:57
 
Droga da bere, droga mistica, Daime. Sono alcuni dei nomi con cui viene chiamata l`ayahuasca, una sostanza allucinogena da bere scoperta dai Carabinieri di Roma San Lorenzo in Lucina nell`abitazione di un 36enne romano, arrestato con l`accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari avevano avuto il sentore che l`uomo fosse diventato il punto di riferimento per lo spaccio di droga nella zona del Centro Storico ed hanno deciso di tenerlo d`occhio. In poco tempo i sospetti sono divenuti certezza: durante la perquisizione della sua abitazione di via Portuense, i Carabinieri hanno scoperto numerose dosi di hashish e marijuana. La vera sorpresa è stata trovata in una delle camere da letto, dove il 36enne nascondeva la sua "merce pregiata": 3 bottiglie di plastica contenenti l`ayahuasca.
Il nome di questa droga proviene dalla lingua amazzone e significa "vino dell`anima". Viene utilizzata sovente da alcune popolazioni dell`America Latina in riti propiziatori o magici, ma anche da numerose sette esoteriche. In realtà gli effetti di questa sostanza, il cui principio attivo è la Dimetiltriptamina (o DMT), non sono differenti da quelli provocati da altre potenti sostanze allucinogene.
Nell`appartamento del pusher sono stati sequestrati anche 2.500 euro in contanti, 3.000 euro in assegni intestati al pusher, appunti dove erano state registrate entrate e uscite di denaro e droga, un bilancino di precisione. Tutto il materiale è stato sequestrato e l`arrestato, trattenuto in caserma, è in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.

L'ayahuasca, la droga da bere degli sciamani, e' "una sostanza 'di nicchia'. Non rientra fra gli stupefacenti di uso piu' comune" ma, "in quanto allucinogena, e' pericolosa". Il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, giudica "un fatto singolare" il sequestro di 3 bottiglie di 'droga mistica' messo a segno dai carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina nell'abitazione di un 36enne della Capitale.
La dimetiltriptamina (Dmt), principio attivo contenuto in soluzione nell'ayahuasca (letteralmente 'vino dell'anima', usata da alcune popolazioni dell'America Latina in riti propiziatori o magici, e da varie sette esoteriche), "e' una sostanza imparentata con la serotonina", il cosiddetto 'ormone del buonumore'. Dmt e serotonina (nome chimico 5-idrossitriptamina o 5-HT) "appartengono alla stessa famiglia", spiega lo scienziato all'Adnkronos Salute, precisando che "la Dmt e' un allucinogeno e quando una persona ha le allucinazioni puo' fare qualunque cosa". In altre parole, non dominando le proprie azioni "puo' anche mettere a rischio la propria vita e quella degli altri".
Per il resto, puntualizza l'esperto, "non conosciamo con precisione la tossicologia della Dmt". Si tratta infatti di "una sostanza che non ha altri impieghi" se non l'assunzione a scopi allucinogeni, dunque "questi prodotti non vengono assunti in modo controllato e non e' possibile conoscere eventuali altri effetti" dell'ayahuasca sull'organismo, conclude Garattini.

Di opinione diametralmente opposta Giovanni Serpelloni, a capo del Dipartimento politiche antidroga, che invece elenca conseguenze peggiori di quelle provocate da strumenti di tortura medievali. "Schizofrenia, allucinazioni permanenti, cambi d'umore, attacchi di panico e ansia". Sono alcune delle psicosi che l'ayahuasca, la droga da bere degli sciamani oggi al centro di un sequestro a Roma, puo' accendere in modo definitivo in chi consuma questa sostanza, "insolita e di nicchia", sostiene Serpelloni. 
Oltre ai pericoli immediati che seguono il momento dell'assunzione, "e legati alle proprieta' allucinogene della dimetiltriptamina (Dmt), principio attivo contenuto in soluzione nell'ayahuasca c'e' il rischio che lasci strascichi, con psicosi permanenti per chi l'ha assunta".
Non solo. Anche dopo due, tre giorni dal consumo "potrebbe dare luogo a dei flashback  con allucinazioni improvvise che appaiono del tutto inaspettatamente. Ad esempio, mentre ci si trova alla guida della propria auto, all'improvviso si materializza davanti agli occhi un dinosauro che attraversa la strada.
Con tutti i rischi che allucinazioni di questo tipo comportano".
La sostanza al centro del sequestro capitolino "ha proprieta' allucinogene molto forti" e viene assunta "in pochi milligrammi", continua Serpelloni.
"Sono sufficienti una o due gocce. Bastano infatti delle microdosi per scatenare delle allucinazioni". Inoltre non e' possibile farne un uso continuo, come ad esempio avviene per chi fa uso di cocaina. "E' come per l'Lsd  non puo' essere assunta quotidianamente perche' ha degli effetti devastanti".
 
 
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