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 ITALIA - ITALIA - Il proibizionismo non funziona neanche in carcere...
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Notizia 
19 dicembre 2009 12:03
 
"Otto telefoni cellulari, svariate carte d`identità false e una certa quantità di hascish". Questo il bilancio di una serie di perquisizioni condotte ieri nelle celle dei detenuti ammessi al lavoro all`esterno dalla polizia penitenziaria nella Casa di reclusione di Milano Bollate. Lo rivela il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), il cui segretario generale Donato Capece dichiara come sia necessario "pensare meno al trattamento rieducativo e piú alla sicurezza, scegliendo meglio i detenuti ai quali permettere un percorso rieducativo e trattamentale come il lavoro all`esterno".
"A Bollate, in cui la capienza regolamentare è pari a 967 posti letto, sono detenute 1.044 persone, 50 donne e 994 uomini, e circa il 30% sono gli stranieri.152 sono gli imputati e 892 i condannati" spiega Capece, denunciando che "mancano ben 144 agenti di polizia penitenziaria in organico: oggi ve ne sono in servizio circa 390".
La presenza di sostanze illegali nelle carceri italiane è risaputa. Ogni anno, decine di detenuti muoiono per overdose.
 
 
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