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 FRANCIA - FRANCIA - Narcosala a Parigi. Una nuova ubicazione per la sperimentazione, ma non prima del 2016
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25 maggio 2015 8:58
 
Le associazioni dei residenti di 39 boulevard de la Chapelle, nel 10mo arrondissment della capitale, hanno finalmente avuto ragione del loro impegno. La futura narcosala non sara' piu' aperta a questo indirizzo, ma qualche centinaia di metri piu' in la', nell'ospedale Lariboisière. “E' un centro sanitario, contiguo all'ospedale”, ha annunciato al quotidiano Le Monde Bernard Jomier, assessore di Parigi incaricato della Sanita', ansioso di “rendere piu' semplice la questione” si' da “garantirsi l'adesione politica”.
L'ubicazione precisa in questo ospedale non e' stata ancora individuata. Due luoghi, uno “difficile”, l'altro in un prefabbricato a se', sono i luoghi in cui dovrebbe sorgere questa struttura di 200 mq.
“Non si faranno entrare i consumatori dall'ingresso principale dell'ospedale, ci sara' un ingresso piu' discreto” assicura Jomier. “Sara' un ingresso separato che portera' in un luogo specifico all'interno dell'ospedale”, aggiunge Rémi Féraud, Sindaco socialista del 10mo arrondissement, per il quale “piu' il luogo e' armonizzato con l'ospedale, piu' rassicura”. “La sede precedente aveva dei problemi, essenzialmente per l'ubicazione e per l'accesso”, soprattutto per l'attuale presenza di un centro di migranti che verra' istituito fra un po' e che potrebbe creare “un ambiente urbano troppo degradato per poter stabilire l'apertura della narcosala”.
Vicino all'ospedale ma indipendente
All'Assistenza pubblica degli Ospedali di Parigi (AP-HP), confermano di “essere all'opera per poter accogliere questo centro” e si spiega che “le discussioni portano a scegliere il luogo piu' adatto”. Questa decisione indica un approccio della capitale in linea con le scelte di Bourdeaux e Strasbourg, le altre due citta' scelte per sperimentare questa struttura che dovrebbe consentire di ridurre i rischi di infezione, di contaminazione (HIV, epatite C) e di overdose dei tossicodipendenti piu' precari. Le due citta', infatti, hanno fatto sapere di voler associare le loro future narcosale ad una struttura ospedaliera.
L'associazione Gaia Paris, per la prevenzione e le cure dei tossicodipendenti, che e' stata incaricata del progetto, ha fatto presenti le reticenze dei consumatori a frequentare le strutture ospedaliere. “Puo' avere un senso che sia vicino ad un ospedale, basta che pero' sia completamente indipendente”, ha dichiarato lo scorso mese di aprile al settimanale Le Nouvel Observateur Céline de Beaulieu, la coordinatrice dell'associazione. La soluzione trovata dovrebbe quindi andar loro bene.
Rimane il problema della data di apertura. Il progetto di legge che autorizza la sperimentazione per sei anni di questa narcosala, e' stato votato dall'Assemblea nazionale ad aprile ma sara' discusso in Senato solo a settembre/ottobre. Un calendario che rende complicata l'apertura a tutti gli effetti di questa sala prima dell'inizio del 2016.
 
 
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