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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Continuano morti e scontri contro polizia in Michoacan
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10 dicembre 2010 9:55
 
Per il secondo giorno consecutivo, nello stato messicano di Michoacan, 300 chilometri al nord ovest della capitale, le bande armate del cartello La Familia hanno affrontato in scontri a fuoco le forze dell'ordine, con un bilancio ufficiale di almeno tre morti, vari feriti gravi, auto incendiate e gente terrorizzata.
La 'battaglia' ha preso il via ieri notte nella localita' di Apatzigan. Dove diversi gruppi dei narcos fortemente armati si sono ripetutamente misurati con una cinquantina di unita' della polizia e dell'esercito in prolungati scontri a fuoco a colpi di kalhasnikov e bombe a mano. Almeno tre i morti, tra i quali un neonato di otto mesi che era in braccio alla madre.
El Universal parla pero' anche di altre eventuali vittime, di molti feriti, tra i quali sei poliziotti in modo grave, un elicottero abbattuto e varie decine di veicoli incendiati.
Gli scontri sono ripresi oggi a Morelia, capitale dello stato. Attorno alle dieci del mattino, le bande de La Familia, sempre armatissime, hanno bloccato i cinque accessi alla citta', ricorrendo a barricate con auto e camion sequestrati ai passanti. Anche in questo caso con scambi di colpi d'arma da fuoco all'arrivo della polizia. Secondo El Universal forze dell'esercito sono pronte ad intervenire nell'eventualita' di una ulteriore escalation degli attacchi.
Per ora non vi e' nessuna spiegazione sui motivi della 'battaglia'. Il quotidiano El Universal, pero', riporta dichiarazioni della senatrice Teresa Ortuno, presidente della Commissione per l'istruzione pubblica, che ha chiesto al governo di Michoacan di chiarire come mai Servando Martinez, alias 'La Tuta', uno dei massimi boss de La Familia, percepisce uno stipendio come maestro di una scuola elementare locale.
 
 
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