testata ADUC
 AMERICHE - AMERICHE - Droga e sicurezza. Messico ed Usa schierati in forza
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
19 marzo 2010 20:54
 
Ci saranno la segretaria di Stato Hillary Clinton, il segretario alla Difesa Robert Gates e quello all'Interno Janet Napolitano alla seconda riunione di alto livello sulla cooperazione tra Stati Uniti e Messico che si terra' il prossimo 23 marzo nel paese latino. Una delegazione la cui composizione traduce al meglio il livello di priorita' che la Casa Bianca ha assegnato al dossier riguardante la violenza legata al narcotraffico in Messico. Un tema divenuto ancora piu' caldo dopo l'uccisione, avvenuta sabato scorso, di tre persone legate al consolato Usa a Ciudad Juarez. Proprio da questa citta' di frontiera il presidente Calderón era tornato a esortare Washington a un forte impegno bilaterale nella lotta alla criminalita' legata al narcotraffico, ricordando la dimensione "internazionale" del fenomeno. Folta anche la delegazione messicana, composta tra gli altri dai segretari di governo Fernando Gómez Mont, della Difesa Guillermo Galván, della Marina Francisco Saynez.
La riunione sara' anche occasione per registrare lo stato della "iniziativa Merida", trattato internazionale siglato da Usa, Messico e i Paesi dell'America centrale per combattere narcotraffico e crimine organizzato. Il dossier Messico e' stato evocato anche nel corso della quotidiana conferenza stampa del Dipartimento di Stato Usa. Il portavoce Mark Toner ha riferito che le attivita' dell'ambasciata e di tutti i consolati nel paese cono tornati alla piena e normale attivita'. Quanto alle indagini sui fatti di Ciudad Juarez, condotte anche da esperti dell'Fbi, non hanno portato finora a stabilire un collegamento tra il movente degli omicidi e la appartenenza delle vittime al consolato.
Lo spiegamento di forze della Casa Bianca risente anche del clima che l'episodio di Ciudad Juarez ha creato nell'opinione pubblica statunitense. Lo sa bene Calderón per il quale dopo i fatti di sabato "le cose si complicano ulteriormente, perche'" la cronaca acquista "una dimensione internazionale". Se ne preoccupa l'ambasciatore messicano negli Usa Arturo Sarukhan in un intervento pubblicato sull'Huffington Post con il quale cerca di contrastare la diffusa teoria "che la violenza collegata alla droga in Messico possa 'traboccare' negli Stati Uniti". Concentrati sulle dinamiche criminali di Ciudad Juarez, i media statunitensi secondo il diplomatico "raramente ricordano che El Paso, San Diego e altre citta' al confine sono tra le piu' sicure del paese". Intanto, a scanso di equivoci, Washington ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di dollari per aumentare il controllo alla frontiera.
E le occasione per un altri confronti bilaterali non mancheranno. A meta' aprile e' attesa la visita a Citta' del Messico della first Lady, Michelle Obama. Un viaggio ufficializzato prima del week-end di sangue a Ciudad Juarez ma che il vicesegretario di Stato Usa con delega all'America Latina Arturo Valenzuela ha voluto ricordare lunedi' sulle pagine di twitter.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS