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 ITALIA - ITALIA - Ddl Meloni sulle comunità giovanili, rissa da bar alla Camera
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Notizia 
8 luglio 2010 11:11
 
Alla Camera sulle norme che istituiscono le comunita' giovanili scatta la rissa, e Franco Barbato (Idv) rimedia da un corpulento deputato del Pdl un colpo in faccia per il quale i medici gli diagnosticano 15 giorni di prognosi. Fatti per i quali il presidente della Camera Gianfranco Fini ha chiesto una istruttoria ai deputati questori.
Tutto succede durante l'esame del ddl Meloni. Il testo e' duramente contestato dall'opposizione ma anche da alcuni deputati del Pdl che, a cominciare da Alessandra Mussolini, sono spine nel fianco per il giovane ministro della Gioventu', che evidenzia un 'problema politico'. Si e' li' li' per decidere il rinvio (poi avvenuto) del testo in commissione quando Franco Barbato, non nuovo a baruffe in Aula a Montecitorio, parte in una provocazione nei confronti della Meloni e del Pdl. 'Lei e' un ministro molto giovane solo apparentemente, perche' in questo provvedimento lei rappresenta una politica molto vecchia e stantia. Ho l'impressione - dice - che lei voglia finanziare la sua corrente, la corrente di Alemanno, del suo assessore regionale Lollobrigida che gestira' questi fondi, il suo parente'.
Ma Barbara Saltamartini (ex An) non ci sta: parte dritta come un treno verso Barbato e, a malapena frenata dai commessi, comincia ad urlargli improperi, da questi ricambiati a tono. In un attimo le danno man forte diversi altri deputati ex An: anche loro hanno come obiettivo Barbato, cui Maurizio Bianconi urla a squarciagola 'pezzo di merda'. E scatta la colluttazione.
Fabio Rampelli cerca di 'acchiappare' Barbato ma non ce la fa; Giovanni Dima prende al collo Pierfelice Zazzera (Idv), 'colpevole' di trovarsi accanto al 'bersaglio' e volano parolacce. La vicepresidente Rosy Bindi sospende la seduta per i disordini: e' in questa fase che Barbato viene colpito al volto.
Testimoni della scena riferiscono che Carlo Nola, abbastanza corpulento ed anche lui del Pdl, riesce a superare la barriera dei commessi ed a mollare da dietro un sonoro ceffone in faccia a Barbato.
Alla ripresa, Barbato con un occhio livido ed iniettato di sangue va in infermeria e, dopo, viene trasportato al pronto soccorso del Policlinico Gemelli, dove i medici lo sottopongono ad una Tac e gli danno 15 giorni di prognosi. E il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto chiede 'scusa per il gesto sbagliato di alcuni colleghi che hanno reagito ad una certa situazione: lo faccio perche' nella mia storia respingo la violenza e perche' alle provocazioni che Barbato fa ogni giorno si risponde con intelligenza politica e senza cadervi'.
A condannare l'aggressione della Saltamartini seguita dai deputati vicini al sindaco di Roma (su cui Fini ha disposto un'indagine) sono i deputati dell'Idv, ma anche quelli dell'Udc e Mario Pepe del Pdl, che pure non condivide le parole di Barbato. 'Nella Camera dei fasci e delle corporazioni Matteotti pote' finire il suo intervento perche' i deputati in divisa nera non lo aggredirono', riflette. Mentre Francesco Boccia del Pd punta il dito sullo scontro tra le due anime del Pdl: 'nel Pdl l'amalgama tra An e Forza Italia non e' riuscita e anche gli ex An ormai sono ai ferri corti tra di loro'. Ma la Saltamartini, in una nota, tiene a fornire la sua versione dei fatti e chiamando a testimoni i deputati che le erano vicini denuncia le 'trivialita' inaudite' dell'onorevole dipietrista reo di averla definita 'camorrista, ladra, mafiosa, figlia di una vecchia politica che fa rabbrividire Pomicino e Mastella'. E, soprattutto, 'indegna di sedersi in questo Parlamento' invitandola calorosamente ad andare a 'coccolare il presidente Berlusconi'. (Ansa/Bongarra')

'Ci dispiace constatare il rinvio in Commissione del ddl del ministro Meloni che istituisce le comunita' giovanili'. Lo sostiene, in una nota, il presidente dell'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze del Comune di Roma, Massimo Canu.
'Un provvedimento, questo, particolarmente atteso anche dall'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze del Comune di Roma, oltre che dagli operatori del Terzo settore che svolgono numerosi interventi nell'ambito del contrasto alle tossicodipendenze nella Capitale, in quanto simili contesti, ludico - ricreativi, espressivi e culturali sono quanto mai necessari alla nostra societa', perche' i giovani possano crescere e formarsi in luoghi differenti dalla strada e dalle sue regole, dove le relazioni umane e gli aspetti creativi sono spesso impoveriti o abbandonati a causa dell'impiego di droghe'.
'Mi auguro che nonostante lo stop, il provvedimento possa essere presto approvato in modo da offrire ai giovani centri di aggregazioni in cui vengano promossi stili di vita sani e modelli positivi in cui riconoscersi'.
 
 
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